Alla presenza della Santissima Trinità e di tutta la Corte Celeste rinnovò lo sposalizio.

Mentre l'anima mia stava eccitandosi in accese brame di ricevere la grazia che Gesù stesso mi voleva fare, Gesù ritornò e mi tra­sportò fuori di me stessa, fin nel paradiso, ed ivi, alla presenza della SS.ma Trinità e di tutta la Corte Celeste, rinnovò lo sposalizio. Gesù mise fuori l'anello fregiato con tre pietre preziose, bianca, rossa e ver­de e lo consegnò al Padre, che lo benedisse e di nuovo lo restituì al Fi­glio; lo Spirito Santo mi prese la destra e Gesù mi mise al dito anulare l'anello. Poi fui ammessa al bacio di tutte e Tre [le] Divine Persone e d'ambo le parti mi benedissero.

Chi può dire la mia confusione quando mi trovai innanzi alla San­tissima Trinità. Dico solo che appena che mi trovai alla loro presenza, caddi bocconi a terra e lì sarei rimasta se non fosse stato per Gesù che m'incoraggiò d'andare alla loro presenza, tant'era la luce, la santità di Dio. Questo solo dico, le altre cose le lascio perché le ricordo in confuso.

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