Il sesto passo della Divina Volontà nella Regina del Cielo: dopo il trionfo nella prova, il possesso.




Preghiera alla Celeste Regina, per ogni giorno del mese di Maggio

Regina Immacolata, Celeste Madre mia, vengo sulle tue ginocchia materne per abbandonarmi, come tua cara figlia, nelle tue braccia, per chiederti coi sospiri più ardenti - in questo mese a Te consacrato - la grazia più grande: che mi ammetta a vivere nel Regno della Divina Volontà.

Mamma Santa, Tu che sei la Regina di questo Regno, ammettimi come figlia tua a vivere in esso, affinché non sia più deserto, ma popolato dai figli tuoi. Perciò, Sovrana Regina, a Te mi affido, acciocché guidi i miei passi nel Regno del Voler Divino e, stretta alla tua mano materna, guiderai tutto l'essere mio, perché faccia vita perenne nella Divina Volontà. Tu mi farai da mamma e, come a Mamma mia, Ti faccio la consegna della mia volontà, affinché me la scambi con la Divina Volontà, e così possa restar sicura di non uscire dal Regno suo. Perciò Ti prego che mi illumini per farmi comprendere che significa “Volontà di Dio”

Ave Maria ...

Fioretto del Mese

La mattina, a mezzogiorno e a sera, cioè tre volte al giorno, andare sulle ginocchia della nostra Mamma Celeste e dirle: “Mamma mia, ti amo, e tu amami e dammi un sorso di Volontà di Dio all'anima mia; dammi la tua benedizione, affinché possa fare tutte le mie azioni sotto il tuo sguardo materno”.  


L'anima alla Vergine

Mamma Regina, vedo che mi aspetti di nuovo e, stendendomi la mano mi prendi sulle tue ginocchia [e] mi stringi al tuo Cuore, per farmi sentire la vita di quel Fiat divino che tu possiedi. Oh, come è refrigerante il suo calore! Come è penetrante la sua Luce! Deh, Mamma santa, se tanto mi ami, tuffa il piccolo atomo dell'anima mia in quel Sole della Divina Volontà che tu nascondi, affinché anch'io possa dire: la mia volontà è finita, non avrà più vita, ma la mia vita sarà la Divina Volontà.


Lezione della Regina del Cielo

Figlia carissima, fidati della Mamma tua e presta attenzione alle mie lezioni; esse ti serviranno come farti aborrire la tua volontà e farti sospirare in te quel Fiat Divino, che tanto amo di formare la sua vita in te.

Figlia mia, tu devi sapere che la Divinità si assicurò di me nella prova che volle, mentre tutti credono che io non ebbi nessuna prova, e che bastava a Dio di fare il gran portento che fece di me [perché] fossi concepita senza macchia originale. Oh, come s'ingannano! Anzi, chiese da me una prova che non ha chiesto da nessuno, e questo lo fece con Giustizia e con somma Sapienza, perché dovendo scendere in me il Verbo Eterno, non solo non era decoroso che trovasse in me la macchia d'origine, ma neppure era decoroso che trovasse in me una volontà umana operante. Sarebbe stato troppo disdicevole per Dio scendere in una creatura [in cui] regnasse l'umana volontà. Ecco, perciò volle da me per prova, e per tutta la mia vita, la mia volontà, per assicurare nell'anima mia il Regno della Divina Volontà. Assicurato questo in me, Iddio poteva fare ciò che voleva di me; tutto poteva darmi, e posso dire che nulla poteva negarmi.

Per ora ritorniamo al punto dove siamo rimaste. Mi riserberò nel corso delle mie lezioni di narrarti ciò che fece questa Divina Volontà in me.

Ora senti, figlia mia, dopo il trionfo nella prova il Fiat Divino fece il sesto passo nell'anima mia, col farmi prendere il possesso di tutte le proprietà divine, per quanto a creatura è possibile ed immaginabile. Tutto era mio, cielo e terra, e lo stesso Dio, di cui possedevo la stessa Volontà sua. Io mi sentivo posseditrice della Santità divina, dell'Amore, della Bellezza, Potenza, Sapienza e Bontà divina. Mi sentivo Regina di tutto; né mi sentivo estranea nella casa del mio Padre Celeste; sentivo al vivo la sua paternità e la suprema felicità di essere la sua figlia fedele. Posso dire che crebbi sulle ginocchia paterne di Dio, né conobbi altro amore né altra scienza se non quella che mi somministrava il mio Creatore. Chi può dirti ciò che fece questa Divina Volontà in me? Mi elevò tanto in alto, mi abbellì tanto, che gli stessi Angeli restano muti, né sanno dove incominciare a parlare di me.

Ora, figlia mia carissima, tu devi sapere che come il Fiat divino mi fece prendere possesso di tutto, mi sentii posseditrice di tutto e di tutti. La Divina Volontà, con la sua Potenza, Immensità ed Onniveggenza, racchiudeva nell'anima mia tutte le creature, ed Io sentivo un posticino nel mio Cuore materno per ciascuna di esse. Dacché fui concepita, io ti portai nel mio Cuore, ed oh, quanto ti amai e ti amo! Ti amo tanto, che ti feci da Madre presso Dio; le mie preghiere, i miei sospiri, erano per te, e nel delirio di Madre dicevo: “Oh, come vorrei vedere la figlia mia posseditrice di tutto, come lo sono Io!”

Perciò ascolta la Mamma tua: non voler riconoscere più la tua volontà umana. Se ciò farai, tutto sarà in comune tra me e te; avrai una forza divina in tuo potere; tutte le cose si convertiranno in santità, amore e bellezza divina. Ed io, nella foga del mio amore, come mi decantò l'Altissimo: “Tutta bella, tutta santa, tutta pura sei tu, o Maria”, dirò: “Bella, pura e santa è la figlia mia; perché possiede la Volontà Divina”.


L'anima

Regina del Cielo: anch'io ti saluto: “Tutta bella, pura e santa è la Mamma mia Celeste”. Ti prego, se hai un posto per me nel tuo materno Cuore, chiudimi in esso, e così sarò sicura che non più farò la mia volontà, ma sempre quella di Dio, e la Mamma e la figlia saremo felici entrambe, Mamma e figlia.


Fioretto

Oggi, per onorarmi, reciterai per tre volte tre Gloria Patri in ringraziamento alla SS. Trinità, per il Regno che stabilì in me, della Divina Volontà, dandomi il possesso di tutto; e facendo tue le parole dell'Ente Supremo, in ogni Gloria mi dirai: “Tutta bella, pura e santa è la Mamma mia”.


Giaculatoria

Regina del Cielo, fammi possedere dalla Volontà Divina.