[1] ANTOLOGIA di MEDITAZIONI sulla DIVINA VOLONTÀ

Maria SS. Madre di Dio e di ogni creatura

Meditazione di Roberto Lorenzetto



Dice Gesù nel volume 12, 8/3/1921: “Potrei dire che tutto l’Eterno si ridusse ad un solo punto, e si versò su di lei a torrenti, a mari immensi, tanto che tutti (gli altri) restano al di sotto di Lei”.

Il miglior modo per conoscere la Divina Volontà, è quello di conoscere di più, prima, Colei alla quale Dio Padre ha affidato l’incarico di preparare i cuori ad accogliere questo Regno: Maria SS. Colei che ne è la “Sovrana” e la “Madre”.

Credo sia giusto e doveroso cercare di capire, a Dio piacendo, chi è davvero Maria SS., e chi è per noi questa Madre del Cielo, che sì, sappiamo che c’è, ma che a volte ci sembra tanto lontana. Magari scopriremo qualcosa di nuovo, che non conoscevamo prima, e ci potremo innamorare un po’ più di Lei e del Suo Gesù.

Mi direte: “Ma che stai dicendo?! Chi non conosce la Madre di Dio?!”

Bene! Andiamo a sentire ciò che Gesù ci dirà, e alla fine scopriremo se abbiamo conosciuto la Vergine SS. anche solo un tantino di più. Se sarà così, credo che il caro Gesù ne sarà davvero felice, e avremo fatto un bel passo in avanti nel Regno del “Fiat” Divino.

Chi di voi è stato a Medjugorje? O a Lourdes? O a Fatima? O a Loreto? O alla Madonna della Corona? Bene! Oggi, il caro Gesù vuole farci un dono che fino ad ora non abbiamo conosciuto, una “verità” stupenda; almeno per la maggior parte di quelli che siamo qui.

Quante volte nel S. Vangelo si parla della Vergine SS.? Poche! Pochissime! Anche se quelle pochissime volte portano dentro di loro una luce immensa se ci mettiamo in meditazione con il cuore semplice ed aperto: “semplice” perché convinto che Dio ti vuole parlare; “aperto”, perché pronto ad accogliere ciò che Dio ti vuole dire.

Però il punto del S. Vangelo dove gli Evangelisti parlano di Lei e che ci tocca più da vicino, che ci tocca sulla nostra pelle, è senza dubbio quando Gesù, dall'alto della Croce dice a Maria Sua Madre: “DONNA ECCO TUO FIGLIO!”, e rivolto a Giovanni, e quindi ad ognuno di noi, proprio in modo diretto e personale, chiamandoci per nome, dice :“FIGLIO, ECCO TUA MADRE!”

Con queste parole ci viene consegnata dalle Sacre Scritture, la maternità di Maria Santissima nei confronti di tutta l’umanità. Sì, c’è qualche accenno qua o là che parla di Lei, qualcuno nell'Antico Testamento e qualche altro nel Nuovo Testamento, ma dicono pochissimo, poche notizie. Potremmo dire che La conosciamo appena.

Non vi sembra che questo sia troppo poco per un avvenimento di sì grande portata per l’umanità intera? L’Essere la Madre di Dio e di ogni umana creatura? Non titolo onorifico, ma investitura REALE! Cioè, “Vera madre di Dio e Madre nostra”.

Ma non è un caso se è avvenuto così. Dio non fa mai le cose per caso; se è stato così è perché Gesù aveva un disegno ben preciso al riguardo. In un brano a Luisa, Gesù dice che di proposito ha fatto sì che non si parlasse di sua Madre nelle Sacre Scritture, questo perché voleva essere Lui, in prima persona, a parlare di Lei, per dirci quelle cose che solo Lui conosce nei suoi riguardi: cioè, parlarci dei suoi Doni, delle sue Grazie straordinarie, delle sue straordinarie conquiste, del suo straordinario e immacolato concepimento, e soprattutto, in modo tutto speciale, del vero e reale rapporto di Lei con l’intera umana famiglia, e con ogni singola creatura: cioè chi è Maria SS. per noi! Chi è Maria SS. per me! Chi è Maria SS. per te! E chi siamo noi per Lei.

Ascoltiamo allora, dalla sua bocca di Dio, la storia, la vita e l’amore, il ruolo, la partecipazione alla storia dell’umanità, di Sua Madre e nostra Madre.

 


LA SS. TRINITÀ E MARIA SS.

Luisa descrive come Gesù le ha fatto vedere, in una visione, Sua Madre, volume 4, 26/1/1902: Vedevo innanzi a me una luce interminabile e comprendevo che in quella luce vi dimorava la SS. Trinità, ed insieme (alla SS. Trinità) vedevo innanzi a quella luce la Regina Mamma, che restava tutta assorbita dalla SS. Trinità, e Lei assorbiva in sé tutte e Tre le Divine Persone, in modo tale che restava arricchita delle tre prerogative della Trinità Sacrosanta, cioè, Potenza, Sapienza, Carità; e così come Dio ama il genere umano, come (fosse) parte di Sé, come particella uscita da Sé… così la Mamma Regina, partecipando a questo (amore) ama il genere umano di sviscerato amore (cioè come lo ama Dio)”.

Questo è il frutto della sua collaborazione con la SS. Trinità nell'incarnazione di Cristo Gesù: è stata totale e perfetta, perché mai è uscita, nemmeno per un istante, dalla Divina Volontà come vita sua propria, preparando, così, in lei il terreno divino nel quale sarebbe sceso sulla terra Dio: mai Gesù avrebbe potuto scendere sulla terra macchiata e contaminata dall'uomo, se non avesse trovato un Suolo Divino dove poter nascere.

Maria SS. per non aver mai fatto un atto di volontà propria, pur essendo nata dopo quattromila anni da Adamo, davanti a Dio lei era ed è la prima Creatura, più vicina di Adamo stesso, come se per Dio fosse stata Lei la prima Creatura messa sulla terra. Per questo motivo, la Regina del Cielo ama come ama Dio e corrisponde all’amore di Dio in modo perfetto, ed ha in Sé Stessa quella somiglianza con Lui, che l’uomo invece ha perso nell’Eden.

E quando il Regno della Divina Volontà sarà esteso e dominante sulla terra, allora Lei avrà in questo suo Regno, la gerarchia dei suoi figli, secondo quanto hanno conosciuto e vissuto in questo “Fiat” Divino sulla terra, perché la SS. Trinità ha dato e messo nelle sue mani questo Regno: solo nelle sue mani!

Nel creare la Vergine Maria, Dio creò il perdono, la pietà e la tenerezza e li depositò nel suo Cuore Materno. In Maria SS., sua Mamma, Gesù riceveva tutte le anime accompagnate e coperte dal suo materno amore e poi gliele ridava mettendo in Lei il suo Paterno amore, così che lei ama contemporaneamente i suoi figli, sia con il suo amore di Mamma che con l’amore paterno del Padre.

Il “Fiat” di Maria SS. ha ristabilito tutti i rapporti spezzati fra Dio e l’uomo! Volume 8, 5/4/1908, dice Maria SS. di Sé Stessa: “Figlia mia, tutta la mia santità è uscita da dentro la parola “Fiat”. Io non mi smuovevo neppure per un respiro, né un passo, né una azione, tutto, tutto, se non da dentro la Volontà di Dio. La mia vita era la Volontà di Dio, il mio cibo, il mio tutto, e questo Mi produceva tale santità, ricchezze, glorie, onori, non umani ma divini”.

Dice Gesù di Lei, volume 18, 9/8/1925: “Ah, sì, fu proprio la mia Mamma Celeste che riempi Cieli e terra del ricambio per tutto ciò che Dio aveva fatto nella creazione”.

Volume 19, 31/3/1926: “Figlia mia, tu devi sapere che la mia Mamma Celeste, potette concepire Me, Verbo Eterno, nel suo seno purissimo, perché fece la Volontà di Dio come la faceva Dio. Tutte le altre prerogative che possedeva, cioè, verginità, concepimento senza macchia originale, santità, mari di grazia che possedeva, non erano mezzi sufficienti per potere concepire un Dio, perché tutte queste prerogative non Le davano né l’immensità, né l’onniveggenza per potere concepire un Dio immenso e che tutto vede, e nemmeno la facoltà per poterlo concepire… invece avendo ricevuto in Lei il germe della fecondità divina (la Divina Volontà)… in Lei non Mi mancava né l’immensità, né tutto ciò che all’Essere mio appartiene”.

 


DIO CONDIVIDE CON MARIA SS., TUTTI I SUOI BENI

Volume 2, 26/9/1899: “Figlia mia, dice Gesù a Luisa, furono tali e tante le delizie e le grazie che versai in Lei, che basta dirti che ciò che Io sono per natura, la nostra Madre lo divenne per grazia... Sicché non c’è cosa dell’Essere mio che non conferii a Lei”.

Volume 14, 20/7/1922: “…Non tollerai neppure una piccola pena, né nessun altro bene che (Io) feci al quale Lei non prendesse parte. Una era la Volontà che Ci animava e quindi, quando Io subivo le morti, le pene, oppure operavo, Lei moriva, penava, operava insieme con Me. Nella sua Anima Mi doveva essere copia fedele, in modo che specchiandomi in Lei, (in Lei) dovevo trovare un altro Me stesso”.

Lei ricevette completamente le Verità della Divina Volontà, che teneva (gelosamente) nel suo cuore, ma Lei non aveva la missione di farle conoscere agli altri; questo era riservato a Luisa.

Volume 14, 13/10/1922, dice Gesù: “Di tutte le mie pene della mia vita nascosta fu spettatrice la mia Mamma, ed era necessario… Se la mia mamma non avesse visto nulla, non avrei avuto la mia prima imitatrice, nessun grazie, nessuna lode”.

Volume 27, 12/10/1929: “Figlia mia, anche se mia Madre non fosse stata Madre mia, solamente perché fece perfettamente la Divina Volontà e non conobbe altra vita e visse nella pienezza di Essa, in virtù del vivere sempre del mio “Fiat”, avrebbe posseduto tutte le prerogative divine, sarebbe stata Regina lo stesso, la più bella di tutte le creature, perché dove regna, il mio “Fiat” Divino vuole dare tutto, non risparmia nulla...”

 


MARIA CORREDENTRICE NEGLI SCRITTI DI LUISA PICCARRETTA

“Se la teologia della Chiesa non mette gli occhiali della Divina Volontà, sarà sempre miope nelle “Verità” della Fede! Non le vedrà come esse sono in realtà” (p.P.).

“Dio ha voluto fare dono di suo Figlio alle creature (Gv 3,16), dando loro, appunto, il Verbo incarnato”.

Ma a nome di tutte le creature, Una, la più Bella, la più Santa, doveva accoglierlo, anzi, doveva attirarlo e ottenerlo: ecco Maria! Non era però sufficiente una buona accoglienza passiva, una semplice accettazione; era necessaria una accoglienza attiva, poiché Lei non era un semplice contenitore, né una specie di “campo di atterraggio”, e d'altronde il Dono di Dio non era una cosa qualunque, ma una questione di Amore e di vita, di “Vita Divina!” Il Figlio doveva trovare in Maria esattamente lo stesso che trovava nel Padre.

La Madre era chiamata a ricopiare sulla terra il Padre del Cielo, come la Sua perfetta Imitatrice, non sarebbe stato abbastanza, rappresentare e comprendere in Sé tutte le creature.

Madre per puro Amore, Madre per opera del Divino Amore, Madre d’Amore.

Così Maria è Madre di Gesù non solamente in qualche cosa di Lui, ma in tutto. Non solo Gli ha dato la vita dandogli il Corpo e il Sangue, né soltanto durante i nove mesi, né limitatamente alla sua età infantile, e neanche lungo i trentatré anni della sua vita terrena unicamente, ma oltre la morte, nella Risurrezione, e anche nella Vita Eterna.

Non è semplicemente una vita umana quella che Gesù ha voluto ricevere da Maria, ma è quella stessa Vita Divina che riceve dal Padre. Poiché Gesù, che ha due nature, è una sola Persona Divina e vive una sola Vita, che è appunto Divina.

La caratteristica di Maria, ciò che La rende Unica agli occhi di Dio e La riempie di beatitudine, non è tanto l’avere concepito, sia pure verginalmente, la SS. Umanità di Gesù e averlo allattato (come disse quella simpatica donna del popolo: Lc. 11,28), ma l’essersi perfettamente identificata con la Volontà del Padre.

Soltanto questo, che è il Dono supremo di Dio, accolto da Maria, è quello che spiega tutto. Maria fa tutto, per grazia, in virtù di una Volontà Divina che è Una con la Sua.

Ora chiede a noi, suoi figli, di fare altrettanto! Ma ci lascia liberi di dire: sì o no!

 


LA MISSIONE DI MARIA SS.

Innanzitutto, ora Gesù, non ce La presenta più come Madre... NO! Ma ce la fa conoscere come Mamma: ce la presenta come Mamma dell’umanità; Mamma di ogni singola creatura umana; Mamma mia! Mamma tua!

Ad una signora, mamma di tre figli, ho chiesto un giorno quale differenza sentiva dentro di lei fra l’essere chiamata “madre dei suoi figli “oppure” l’essere chiamata “mamma dei suoi figli”, e la risposta che mi ha dato è stata questa: madre lo sento come un titolo e un ruolo quasi generico, onorifico ma quasi superficiale, che mi ricopre all'esterno della mia persona come una bellissima veste; mentre “mamma” lo sento come un titolo sanguigno, che mi entra nelle viscere, più secondo natura, è come la stessa pelle che la ricopre, come il sangue che le scorre nelle vene, sento che non c’è separazione alcuna, nessuna distanza fra me e i miei figli, anche se questi sono lontani centinaia di chilometri. Li sentono e sono una cosa sola. E poi mi piace di più!

Bene, con questo che ci dirà ora, Gesù ci vuole fare capire una “verità” meravigliosa, cioè che “l’essere Maria SS. nostra Mamma”, significa che noi (i figli del Divin Volere) siamo carne della sua carne, sangue del suo sangue, vivendo in noi la copia stessa di Lui: Gesù, copia non virtuale, ma, come precisa Lui Stesso, “copia vera, reale”.

È una cosa straordinaria! Una conoscenza tutta Divina. Pensiamoci bene: carne della sua carne e sangue del suo sangue, come lo è stato per Gesù. Questo siamo noi per la Mamma del Cielo, e questo è Maria SS. per ogni vero figlio del “Fiat”. Sembrerebbe una favola, ma invece è realtà.

Cerchiamo di capire con l’aiuto di Gesù questa meravigliosa realtà. Nel vol. 11, 20/8/1913, Gesù precisa: “IO DICO A CHI FA IL MIO VOLERE: TU SEI VITA MIA, SANGUE MIO, OSSA MIE”.

Non “simile” ma “Mio!” Non vi sembra che siano spropositi che possono esistere solo in Celo questi? Eppure, è proprio così!

E ancora dal vol.11 - 2/4/1913: “CHI FA LA MIA VOLONTÀ (e vive in Essa) PUR AVENDO ESTERNAMENTE L’ASPETTO DELL’UMANITÀ (l’aspetto di una persona umana), HA NEL SUO INTERIORE LA MIA PERSONA, ED È INSEPARABILE COME ME DALL'AMORE E DALLA VOLONTÀ DELLA TRINITÀ SACROSANTA”.

Questa è una rivelazione che solo Gesù ci poteva fare. Ecco spiegata la figliolanza autentica, con Maria SS. E su questo ci terrei a ricordare una cosa molto, molto importante: questa Mamma, mai, mai si dimenticherà o anche solo trascurerà, uno soltanto dei suoi figli del “Fiat”, nemmeno per un attimo; se non si dimentica dei figli adottivi, immaginiamoci per questi figli del suo Cuore. Questo tenetelo bene a mente!!! Non li dimenticherà Mai!

FIAT!!!