Ora, figlia, ascolta la Mamma tua!

Appelli materni della Regina del Cielo

tratti da La Vergine Maria nel Regno della Divina Volontà

della Serva di Dio Luisa Piccarreta




INDICE Appelli materni

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(1) Io vengo per invitarti ad entrare nel Regno della tua Mamma.

(2) Ti preparo la via che ti dovrà condurre a questo felice Regno.

(3) Mi darai il tuo cuore, la tua volontà, tutta te stessa nelle mie mani materne?

(4) Sappi che ti ho qui, scritta nel mio Cuore e ti amo da vera figlia.

(5) Ascolta la Mamma tua: metti da banda la tua volontà umana.

(6) Io ti guiderò, ti porterò per mano nelle vie interminabili del Fiat Divino.

(7) Se tu sapessi quanto ti amo, ti fideresti più della Mamma tua.

(8) Vorrei vedere l'anima tua riempita dei miei stessi mari.

(9) Quante volte sei stata infelice, torturata, amareggiata, perché hai fatto la tua volontà?

(10) Se tu mi prometti di darmi la tua volontà nelle mie mani, io riordinerò in te la vita della Divina Volontà.

(11) Sii attenta ad ascoltarmi e scrivi tutte le mie parole nel tuo cuore, affinché le rumini sempre.

(12) La Divina Volontà quando regna nell'anima non sa fare cose piccole, ma grandi.

(13) Oh, come mi duole il Cuore nel vederti debole, povera! Perché non c'è in te la vita integra del Volere Divino.

(14) Ti sentirai morire tutti i mali e rivivere in te tutti i beni!

(15) Io non ti lascerò mai, mi metterò a guardia dell'anima tua, ti avvolgerò nella mia luce.

(16) Se tu sapessi quanto amo di tenerti stretta fra le mie braccia, poggiata sul mio Cuore materno!

(17) Ti prego da Madre che non rifiuti mai nulla al tuo Dio.

(18) Di chi non è fedele nella prova, Dio non sa che farne.

(19) Se tu sapessi come sospiro di vederti vivere senza della tua volontà!

(20) Dacché fui concepita, io ti portai nel mio Cuore, ed oh, quanto ti amai e ti amo

(21) Non voler riconoscere più la tua volontà umana. Se ciò farai, avrai una forza divina in tuo potere.

(22) Se ti decidi a non far mai la tua volontà, il Volere Divino formerà il suo Cielo nell'anima tua.

(23) Che lontananza getta tra Creatore e creatura l'umano volere!

(24) La sola volontà umana mette lontana la povera creatura da Colui che tanto l'ama.

(25) Non fare mai la tua volontà, non voler torturarti e martirizzarti da te stessa.

(26) Ti porterò sempre stretta nella mia mano, per insegnarti a vivere nel Fiat Supremo.

(27) Chi mai può fidarsi di chi si fa dominare dalla volontà umana? Nessuno, né Dio, né gli uomini.

(28) tuffati nel mare della Divina Volontà e vieni a nasconderti nel grembo della Mamma tua.

(29) Oh, in che abisso di tenebre si trova la creatura che si fa do-minare dalla sua volontà!

(30) Ogni qual volta fai la tua volontà, è una notte che formi per te.

(31) Ogni qual volta tu fai la tua volontà ti rendi schiava e senti la tua infelicità.

(32) Questo è il dovere più santo d'ogni creatura: riconoscere la sua origine.

(33) Nel Regno della Divina Volontà non entra l'umano volere.

(34) se tu farai la Divina Volontà, come per diritto ti saranno date le gioie, le felicità.

(35) La Divina Volontà è Santità, e vuole la natura ordinata e santa dove deve regnare.

(36) Dammi la tua volontà nelle mie mani, decisa a non volerla più, ed io ti farò possedere dalla Volontà Divina.

(37) In tutto ciò che stai per compiere sia la tua parola: “Grazie, o Signore, e depongo tutto nelle tue mani”.

(38) Il vivere di Volontà Divina dovrebbe essere il desiderio, il so-spiro e quasi la passione di tutti.

(39) Coraggio, figlia mia; dimmi che vuoi vivere di Volontà Divina, e la tua Mamma ci penserà a tutto.

(40) Come è dolce il sentirti dire che non vuoi altra compagnia se non quella del tuo Gesù e la mia.

(41) Ah, se tutte le anime consacrate al Signore facessero scomparire tutto nella Divina Volontà, come sarebbero felici.

(42) Vorrei riversare in te la Vita della Divina Volontà! Oh, come è dolce, amabile, incantevole e rapitrice!

(43) Pondera bene il gran male dell'umana volontà; essa toglie gli occhi dell'anima e la fa diventare cieca.

(44) Oh, come amerei di sentire sul tuo labbro: “Mamma mia, la mia volontà è finita”.

(45) In tutte le cose ti stia a cuore la sola Divina Volontà, se vuoi che i disegni divini si compiano sopra di te.

(46) Non è la diversità degli stati che pregiudica la santità, ma la mancanza della Divina Volontà.

(47) Se tu sapessi come sospiro di tenerti chiusa nel Regno della Divina Volontà!

(48) Ascoltami e comprendi bene che significa vivere di Volontà Divina.

(49) Quanto ti deve stare a cuore il fare ed il vivere di Volontà Divina!

(50) Che cosa non può fare la Divina Volontà operante in una creatura? Tutto, e tutti i beni possibili ed immaginabili.


(1) Io vengo per invitarti ad entrare nel Regno della tua Mamma

Figlia carissima, se tu mi assicurerai il tuo amore figliale, la tua fedeltà, Io rimarrò sempre con te nell'anima tua, per esserti maestra, modello, esempio e Madre tenerissima. Io vengo per invitarti ad entrare nel Regno della tua Mamma, nel Regno cioè della Divina Volontà e busso alla porta del tuo cuore perché tu mi apra. Io, l'Imperatrice celeste, penserò a tutti i tuoi bisogni, purché tu acconsenta di vivere unita a Me.


(2) Ti preparo la via che ti dovrà condurre a questo felice Regno

Figlia mia, quello stesso amore infinito di Dio, che nella Redenzione volle servirsi di Me per far scendere il Verbo Eterno sulla terra, mi chiama un'altra volta in campo e mi affida l'arduo compito, il sublime mandato di formare sulla terra i figli del Regno della sua Divina Volontà. Maternamente premurosa mi metto quindi all'opera e ti preparo la via che ti dovrà condurre a questo felice Regno. Coraggio, figlia mia; fammi contenta ed Io ti benedirò.


(3) Mi darai il tuo cuore, la tua volontà, tutta te stessa nelle mie mani materne?

Oh, come sospiro di avere una figlia che voglia vivere tutta di Volontà Divina!  Dimmi, o figlia, mi contenterai?  Mi darai il tuo cuore, la tua volontà, tutta te stessa nelle mie mani materne, affinché ti prepari, ti disponga, ti fortifichi, ti svuoti di tutto, in modo che possa riempirti tutta di luce di Divina Volontà e formare in te la sua vita divina?  Perciò poggia il tuo capo sul Cuore della tua Mamma Celeste e sii attenta ad ascoltarmi.


(4) Sappi che ti ho qui, scritta nel mio Cuore e ti amo da vera figlia

Figlia mia, ascoltami: è il mio Cuore materno che ti ama tanto e che vuol versarsi sopra di te. Sappi che ti ho qui, scritta nel mio Cuore e ti amo da vera figlia; ma vi sento un dolore, perché non ti vedo simile alla tua Mamma. Ma sai chi ci rende dissimili? Ahi, è la tua volontà, che ti toglie la freschezza della grazia, la bellezza che innamora il tuo Creatore, la fortezza che tutto vince e sopporta, l'amore che tutto consuma. Insomma, non è quella Volontà che anima la tua Mamma Celeste.


(5) Ascolta la Mamma tua: metti da banda la tua volontà umana

Figlia del mio Cuore, ascolta la Mamma tua: metti da banda la tua volontà umana; contentati di morire anziché di concederle un atto di vita. La tua Mamma Celeste si sarebbe contentata di morire le mille e mille volte, anziché fare un atto solo di mia volontà. Non vuoi tu dunque imitarmi?


(6) Io ti guiderò, ti porterò per mano nelle vie interminabili del Fiat Divino

Figlia mia, se tu terrai sacrificata la tua volontà umana ad onore del tuo Creatore, il Volere Divino farà il primo passo nell'anima tua e ti sentirai plasmata di un'aura celeste, purificata e riscaldata, in modo da sentirti annientare i germi delle tue passioni, e ti sentirai messa nei primi passi del Regno della Divina Volontà. Perciò sii attenta; se tu mi sarai fedele ad ascoltarmi, io ti guiderò, ti porterò per mano nelle vie interminabili del Fiat Divino; ti terrò difesa sotto il mio manto azzurro, e sarai il mio onore, la mia gloria, la mia e tua vittoria.


(7) Se tu sapessi quanto ti amo, ti fideresti più della Mamma tua

Figlia mia, ascoltami; se tu sapessi quanto ti amo, ti fideresti più della Mamma tua e non ti faresti sfuggire neppure una sola mia parola. Tu devi sapere che non solo ti ho scritta nel mio Cuore, ma dentro di questo Cuore ho una fibra materna, che mi fa amare più che madre la figlia mia. Dunque, ascoltami, figlia mia diletta.


(8) Vorrei vedere l'anima tua riempita dei miei stessi mari.

Ora, figlia mia, ascolta la Mamma tua: sappi che io ti amo assai, e vorrei vedere l'anima tua riempita dei miei stessi mari. Questi miei mari sono gonfi e vogliono riversarsi; ma per far ciò devi svuotarti del tuo volere, affinché il Voler Divino costituendosi come principio di vita nell'anima tua, chiami l'attenzione del Padre Celeste, del Figlio e dello Spirito Santo a riversarsi su di te coi loro mari rigurgitanti; ma per far ciò vogliono trovare in te la stessa loro Volontà perché non vogliono affidare alla tua volontà umana i loro mari di Potenza, di Sapienza, di Amore e di Bellezza indicibile.


(9) Quante volte sei stata infelice, torturata, amareggiata, perché hai fatto la tua volontà?

Figlia a me carissima, ascolta la Mamma tua; metti la mano sul tuo cuore e dimmi i tuoi segreti: quante volte sei stata infelice, torturata, amareggiata, perché hai fatto la tua volontà? Sappi che hai messo fuori una Volontà Divina, e sei caduta nel labirinto dei mali. Essa voleva renderti pura e santa, felice e bella, d'una beltà incantevole; e tu, col fare la tua volontà, L'hai guerreggiata, e con dolore L'hai messa fuori della sua cara abitazione, qual è l'anima tua.


(10) Se tu mi prometti di darmi la tua volontà nelle mie mani, io riordinerò in te la vita della Divina Volontà

Senti, figlia del mio Cuore, questo è un dolore per la Mamma tua, che non vedo in te il sole del Fiat Divino, ma le dense tenebre della notte della tua volontà umana. Ma su, coraggio! Se tu mi prometti di darmi la tua volontà nelle mie mani, io, la tua Mamma Celeste, ti prenderò nelle mie braccia, ti metterò sulle mie ginocchia e riordinerò in te la vita della Divina Volontà, ed anche tu, alle tante mie lacrime, formerai il mio sorriso, la mia festa, ed il sorriso e la festa della Trinità sacrosanta.  


(11) Sii attenta ad ascoltarmi e scrivi tutte le mie parole nel tuo cuore, affinché le rumini sempre.

Figlia mia, ascoltami; è un Cuore di madre che ti parla, e come ti vedo che mi vuoi ascoltare, il mio Cuore gioisce e sente la speranza certa che la figlia mia prenderà il possesso del Regno della Divina Volontà, che io posseggo nel mio materno Cuore per darlo ai figli miei. Perciò sii attenta ad ascoltarmi e scrivi tutte le mie parole nel tuo cuore, affinché le rumini sempre, e modelli la tua vita a seconda dei miei insegnamenti.


(12) La Divina Volontà quando regna nell'anima non sa fare cose piccole, ma grandi.

Mia cara figlia, tu devi sapere che la Divina Volontà quando regna nell'anima non sa fare cose piccole, ma grandi; vuole accentrare nella fortunata creatura tutte le sue prerogative divine, e tutto ciò che è uscito dal suo Fiat Onnipotente la circonda e resta ubbidiente ai suoi cenni.


(13) Oh, come mi duole il Cuore nel vederti debole, povera! Perché non c'è in te la vita integra del Volere Divino.

Ora, figlia mia, ascolta la Mamma tua. Oh, come mi duole il Cuore nel vederti debole, povera! Né hai il vero dominio di dominare te stessa; timori, dubbi, apprensioni, sono quelli che ti dominano, tutti miseri cenci della tua volontà umana. Ma sai il perché? Perché non c'è in te la vita integra del Volere Divino, che mettendo in fuga tutti i mali dell'umano volere, ti renda felice e ti riempia di tutti i beni che Esso possiede.


(14) Ti sentirai morire tutti i mali e rivivere in te tutti i beni!

Ah, figlia mia, se tu con un proposito fermo ti decidi di non dar più vita alla tua volontà, ti sentirai morire tutti i mali e rivivere in te tutti i beni! Ed allora tutto ti sorriderà, e tutta la Creazione festeggerà alla nuova arrivata nel Regno della Divina Volontà.


(15) Io non ti lascerò mai, mi metterò a guardia dell'anima tua, ti avvolgerò nella mia luce.

Figlia mia, dimmi, mi ascolterai? Mi dai la parola che non farai mai, mai più, la tua volontà? Sappi che se ciò farai, io non ti lascerò mai, mi metterò a guardia dell'anima tua, ti avvolgerò nella mia luce affinché nessuno ardisca di molestare la figlia mia, ti darò il mio impero, affinché tu imperi su tutti i mali della tua volontà.


(16) Se tu sapessi quanto amo di tenerti stretta fra le mie braccia, poggiata sul mio Cuore materno!

Figlia mia, se tu sapessi quanto amo di tenerti stretta fra le mie braccia, poggiata sul mio Cuore materno, per farti ascoltare i celesti arcani del Fiat Divino! E se tu tanto sospiri d'ascoltarmi, sono i miei sospiri che fanno eco nel tuo cuore; è la tua Mamma che vuole la figlia sua, che vuole affidarle i suoi segreti. Figlia del mio Cuore, prestami attenzione: è il mio Cuore di Madre che vuol sfogare con la figlia sua.


(17) Ti prego da Madre che non rifiuti mai nulla al tuo Dio.

Mia cara figlia, ti prego da Madre che non rifiuti mai nulla al tuo Dio, ancorché fossero sacrifici che ti durassero tutta la vita. Il non smuoverti mai nella prova che Iddio vuole da te, la tua fedeltà, è il richiamo dei disegni divini su di te e il riflesso delle sue virtù, che come tanti pennelli formano dell'anima il capolavoro dell'Ente Supremo.


(18) Di chi non è fedele nella prova, Dio non sa che farne.

Mia cara figlia, sii attenta: si può dire che la prova presta la materia nelle mani divine, per compiere il loro lavorio nella creatura.  E di chi non è fedele nella prova, Dio non sa che farne; non solo, ma scompiglia le opere più belle del suo Creatore. Perciò, se tu sarai fedele nella prova, renderai più felice la Mamma tua. Non mi far stare in pensiero; dammi la parola ed io ti guiderò, ti sosterrò in tutto come a figlia mia.


(19) Se tu sapessi come sospiro di vederti vivere senza della tua volontà!

Figlia mia, la creatura, col suo volere umano, è tutta oscillazioni, è debole, incostante, disordinata. Se tu sapessi come sospiro di vederti vivere senza della tua volontà! Tu sai che ti sono Madre e la Mamma vuol vedere felice la figlia sua; ma come puoi essere felice se non ti decidi a vivere senza volontà, come visse la Mamma tua? Se ciò farai, tutto ti darò; mi metterò a tua disposizione, sarò tutta della figlia mia, purché abbia il bene, il contento, la felicità di avere una figlia che viva tutta di Volontà Divina.


(20) Dacché fui concepita, io ti portai nel mio Cuore, ed oh, quanto ti amai e ti amo!

Ora, figlia mia carissima, tu devi sapere che la Divina Volontà, con la sua Potenza, Immensità ed Onniveggenza, racchiudeva nell'anima mia tutte le creature, ed Io sentivo un posticino nel mio Cuore materno per ciascuna di esse. Dacché fui concepita, io ti portai nel mio Cuore, ed oh, quanto ti amai e ti amo! Ti amo tanto, che ti feci da Madre presso Dio; le mie preghiere, i miei sospiri, erano per te, e nel delirio di Madre dicevo: “Oh, come vorrei vedere la figlia mia posseditrice di tutto, come lo sono Io!”


(21) Non voler riconoscere più la tua volontà umana. Se ciò farai, avrai una forza divina in tuo potere.

Ascolta la Mamma tua: non voler riconoscere più la tua volontà umana. Se ciò farai, tutto sarà in comune tra me e te; avrai una forza divina in tuo potere; tutte le cose si convertiranno in santità, amore e bellezza divina. Ed io, nella foga del mio amore, come mi decantò l'Altissimo: “Tutta bella, tutta santa, tutta pura sei tu, o Maria”, dirò: “Bella, pura e santa è la figlia mia; perché possiede la Volontà Divina”.


(22) Se ti decidi a non far mai la tua volontà, il Volere Divino formerà il suo Cielo nell'anima tua.

Figlia mia cara, vieni nelle braccia della Mamma tua e presta attenzione ad ascoltarmi: se ti decidi a non far mai la tua volontà, il Volere Divino formerà il suo Cielo nell'anima tua; sentirai la inseparabilità divina; ti sarà dato lo scettro del comando su te stessa, sulle tue passioni. Non sarai più schiava di te stessa, perché la sola volontà umana mette in schiavitù la povera creatura, le tarpa le ali dell'amore verso Colui che l'ha creata. 


(23) Che lontananza getta tra Creatore e creatura l'umano volere!

Ora, figlia mia, ascolta la Mamma tua: la sola volontà umana toglie la forza alla povera creatura, il sostegno e la fiducia di slanciarsi nelle braccia del suo Padre Celeste, in modo che non può conoscere né i suoi segreti, né l'amore grande con cui l'ama, e perciò vive come estranea nella casa del suo Padre Divino. Che lontananza getta tra Creatore e creatura l'umano volere! Perciò, ascoltami, fammi contenta; dimmi che non darai più vita alla tua volontà ed io ti riempirò tutta di Volontà Divina.


(24) La sola volontà umana mette lontana la povera creatura da Colui che tanto l'ama.

Figlia mia carissima, sappi che ti amo assai; fidati della Mamma tua, e sii sicura che riporterai vittoria sulla tua volontà. Se tu mi sarai fedele, io prenderò tutto l'impegno su di te, ti farò da vera Mamma; perciò, ascolta: la sola volontà umana mette paura, timore, sfiducia, e mette lontana la povera creatura da Colui che tanto l'ama e che vuol essere circondato dai suoi figli.


(25) Non fare mai la tua volontà, non voler torturarti e martirizzarti da te stessa.

Ora, figlia mia carissima, ascoltami: se la creatura ha paura e teme, e non sa stare come da figlia a Padre col suo Creatore, è segno che la Divina Volontà non regna in lei, e perciò sono queste creature le torturate, le martiri della volontà umana. Perciò, non fare mai la tua volontà, non voler torturarti e martirizzarti da te stessa, che è il più orribile dei martirii, senza sostegno e senza forza.


(26) Ti porterò sempre stretta nella mia mano, per insegnarti a vivere nel Fiat Supremo. 

Figlia del mio materno Cuore, non temere, non ti dimenticherò giammai; anzi, se tu farai sempre la Divina Volontà e vivrai nel suo Regno, saremo inseparabili, e ti porterò sempre stretta nella mia mano, per guidarti e farti da guida, e per insegnarti a vivere nel Fiat Supremo. Perciò, bandisci il timore; in Esso tutto è pace e sicurezza.


(27) Chi mai può fidarsi di chi si fa dominare dalla volontà umana? Nessuno, né Dio, né gli uomini.

Figlia mia carissima, la volontà umana è la turbatrice delle anime e mette in pericolo le opere più belle, le cose più sante. Tutto è pericolante in essa: in pericolo la santità, le virtù e la stessa salvezza dell'anima, e la caratteristica di chi vive di volere umano è la volubilità. Chi mai può fidarsi di chi si fa dominare dalla volontà umana? Nessuno, né Dio, né gli uomini. Somiglia a quelle canne vuote che si girano ad ogni soffio di vento.


(28) Tuffati nel mare della Divina Volontà e vieni a nasconderti nel grembo della Mamma tua.

Figlia mia carissima, se qualche soffio di vento ti vuole rendere incostante, tuffati nel mare della Divina Volontà e vieni a nasconderti nel grembo della Mamma tua, affinché ti difenda dal vento dell'umano volere e, stringendoti fra le mie braccia, ti renda ferma e sicura nel cammino del suo Regno divino. Se tu mi ascolterai col mettere da banda il tuo volere, dando il posto regio al Fiat Divino, tu sarai amata con amore specioso dal tuo Creatore, sarai il suo sorriso, Lo metterai in festa, e sarai vincolo di pace tra il mondo e Dio.


(29) Oh, in che abisso di tenebre si trova la creatura che si fa dominare dalla sua volontà!

Oh, in che abisso di tenebre si trova la creatura che si fa dominare dalla sua volontà! Essa è la vera notte, ma notte senza stelle; al più, qualche lampo fuggitivo, lampi che facilmente son seguiti da tuoni, che rumoreggiando addensano più fitte le tenebre e scaricano la tempesta sulla povera creatura, tempeste di paura, di debolezze, di pericoli, di cadute nel male. Il mio Cuore resta trafitto nel vedere i miei figli sotto questa orribile tempesta, in cui la notte dell'umano volere li ha travolti.


(30) Ogni qual volta fai la tua volontà, è una notte che formi per te.

Ora ascolta la Mamma tua: guarda le mie lacrime che verso per te!  Ogni qual volta fai la tua volontà, è una notte che formi per te, e se tu sapessi quanto male ti fa questa notte, piangeresti meco. Ti fa perdere la luce del giorno del Voler Santo, ti capovolge, ti paralizza nel bene, ti spezza il vero amore, e resti come una povera malata, che le mancano le cose necessarie per guarirsi. Ah, figlia cara, ascoltami: non fare mai la tua volontà; dammi la parola che contenterai la tua Mamma.


(31) Ogni qual volta tu fai la tua volontà ti rendi schiava e senti la tua infelicità.

Ora ascoltami, figlia mia: quanto mi costò l'anima tua, fino ad amareggiarmi l'immenso pelago delle mie gioie e felicità! Ogni qual volta tu fai la tua volontà ti rendi schiava e senti la tua infelicità; ed io, come Mamma tua, sento nel mio Cuore l'infelicità della figlia mia. Oh, come è doloroso avere figli infelici!


(32) Questo è il dovere più santo d'ogni creatura: riconoscere la sua origine.

Ora, figlia mia, continua ad ascoltarmi. Il primo dovere, in tutti gli atti tuoi, sia adorare il tuo Creatore, conoscerlo ed amarlo. Questo ti mette nell'ordine della creazione, e vieni a riconoscere Colui che ti ha creata. Questo è il dovere più santo d'ogni creatura: riconoscere la sua origine.


(33) Nel Regno della Divina Volontà non entra l'umano volere.

Figlia mia cara, nel Regno della Divina Volontà non entra l'umano volere: questo resta schiacciato ed in atto di subire continue morti innanzi alla luce, santità e potenza della Divina Volontà. Ma credi tu che il volere umano resta afflitto, perché il Volere Divino lo tiene in atto di morire continuamente? Ah, no, no; piuttosto si sente felice, perché sulla sua volontà morente, rinasce e sorge la Volontà Divina, vittoriosa e trionfante sulla sua, alla quale porta gioia e felicità senza termine.


(34) Se tu farai la Divina Volontà, come per diritto ti saranno date le gioie, le felicità.

Ascolta la Mamma tua; se tu farai la Divina Volontà, come per diritto ti saranno date le gioie, le felicità; tutto sarà in comune col tuo Creatore; le debolezze, le miserie saranno sbandite da te, e poi sarai la più cara delle mie figlie; ti terrò nel mio stesso Regno, per farti vivere sempre di Volontà Divina. Basta comprendere, figlia cara, che significa farsi dominare dalla Divina Volontà, e provarlo, per fare che la creatura aborrisca la sua volontà, tanto che si farebbe fare a pezzi anziché uscire dalla Divina Volontà!


(35) La Divina Volontà è Santità, e vuole la natura ordinata e santa dove deve regnare.

Vedi, cara figlia, che significa vivere di Volontà Divina? La sua Luce, la sua Santità e Potenza convertono in natura tutte le virtù; né si abbassa a regnare in un'anima dove c'è la natura ribelle, no, no. Essa è Santità, e vuole la natura ordinata e santa dove deve regnare. Ora, figlia mia, metti la mano sul tuo cuore e dì alla Mamma tua: senti la tua natura cambiata in virtù? Oppure senti le spine dell'impazienza, le erbe nocive delle agitazioni, i cattivi umori degli affetti non santi?


(36) Dammi la tua volontà nelle mie mani, decisa a non volerla più, ed io ti farò possedere dalla Volontà Divina.

Senti, cara figlia, lascia fare alla Mamma tua; dammi la tua volontà nelle mie mani, decisa a non volerla più, ed io ti farò possedere dalla Volontà Divina, la quale tutto sbandirà da te, e ciò che non avrai fatto in tanti anni lo farai in un giorno, il quale sarà il principio della vera vita, della felicità e della santità.


(37) In tutto ciò che stai per compiere sia la tua parola: “Grazie, o Signore, e depongo tutto nelle tue mani”

Figlia mia, il ringraziare il Signore e deporre i nostri atti nelle sue mani come pegni del nostro amore, sono nuovi canali di grazie e comunicazioni che si aprono tra Dio e l'anima, e l'omaggio più bello che si può rendere a Chi tanto ci ama.  Perciò impara da me a ringraziare il Signore di tutto ciò che dispone di te, ed in tutto ciò che stai per compiere sia la tua parola: “Grazie, o Signore, e depongo tutto nelle tue mani”.


(38) Il vivere di Volontà Divina dovrebbe essere il desiderio, il sospiro e quasi la passione di tutti.

Figlia mia, il vivere di Volontà Divina dovrebbe essere il desiderio, il sospiro e quasi la passione di tutti; tanta è la bellezza che si acquista ed il bene che si sente. Tutto all'opposto è la volontà umana; essa ha virtù di amareggiare la povera creatura, l'opprime, le forma la notte, ed essa cammina a tentoni, va sempre zoppicando nel bene, e molte volte perde la memoria del poco bene che ha fatto.


(39) Coraggio, figlia mia; dimmi che vuoi vivere di Volontà Divina, e la tua Mamma ci penserà a tutto.

Ora ascolta la Mamma tua; dimmi: nel tuo cuore senti la gioia, la pace, il distacco da tutto e da tutti, ed il coraggio che tutto puoi fare per compiere la Divina Volontà, in modo da sentire in te festa continua? Figlia mia, la pace, il distacco, il coraggio, formano il vuoto nell'anima dove può prendere posto la Divina Volontà, ed essa, essendo intangibile d'ogni pena, porta la festa perenne nella creatura. Perciò coraggio, figlia mia; dimmi che vuoi vivere di Volontà Divina, e la tua Mamma ci penserà a tutto.


(40) Come è dolce il sentirti dire che non vuoi altra compagnia se non quella del tuo Gesù e la mia.

Figlia mia carissima, come è dolce il tuo sussurro al mio udito, il sentirti dire che vuoi essere chiusa da me nel vivo Tempio della Divina Volontà e che non vuoi altra compagnia se non quella del tuo Gesù e la mia. Ah, figlia cara, tu mi fai sorgere nel mio materno Cuore le gioie di vera Madre; e se ciò mi farai fare, io son certa che la figlia mia sarà felice, le mie gioie saranno le sue, ed avere una figlia felice è la più grande felicità e gloria d'un cuore materno.


(41) Ah, se tutte le anime consacrate al Signore facessero scomparire tutto nella Divina Volontà, come sarebbero felici.

Ah, se tutte le anime consacrate al Signore nei luoghi santi facessero scomparire tutto nella Divina Volontà, come sarebbero felici e convertirebbero le comunità in tante famiglie celesti e popolerebbero la terra di tante anime sante! Ma, ahimè, debbo dir loro con dolore di madre: quante amarezze, disturbi, discordie, non ci sono? Mentre la santità non sta nell'ufficio che a loro tocca, ma nel compiere la Volontà Divina, in qualunque ufficio che venga loro assegnato, Essa che è la paciera delle anime, la forza e il sostegno nei sacrifici più duri.


(42) Vorrei riversare in te la Vita della Divina Volontà! Oh, come è dolce, amabile, incantevole e rapitrice!

Figlia mia carissima, oh, come sospiro di tenerti sempre insieme con me! Vorrei essere il tuo palpito, il tuo respiro, le opere delle tue mani, il passo dei tuoi piedi, per farti sentire per mezzo mio come operava la Divina Volontà in me. Vorrei riversare in te la sua Vita! Oh, come è dolce, amabile, incantevole e rapitrice! Oh, come mi renderesti doppiamente felice se avessi te, figlia mia, sotto l'impero totale di quel Fiat Divino, che formò tutta la mia fortuna, la mia felicità, la mia gloria.


(43) Pondera bene il gran male dell'umana volontà; essa toglie gli occhi dell'anima e la fa diventare cieca.

Figlia mia, ascolta la Madre tua e pondera bene il gran male dell'umana volontà; essa toglie gli occhi dell'anima e la fa diventare cieca, in modo che tutto è tenebre e paura per la povera creatura. Io, col non fare mai la mia volontà, non avevo nessuna paura col mio Creatore; e come potevo avere paura, se mi amava tanto? Su, figlia mia, coraggio e fiducia nella Mamma tua e proposito ferreo di non mai dar vita alla tua volontà.


(44) Oh, come amerei di sentire sul tuo labbro: “Mamma mia, la mia volontà è finita”.

Oh, come amerei di sentire sul tuo labbro: “Mamma mia, la mia volontà è finita e tutto l'impero lo tiene in me il Fiat Divino”. Queste sono le armi che la fanno stare morendo continuamente e vincono il Cuore della Mamma tua ad usare tutte le arti amorose di Madre, affinché la sua figlia viva nel Regno della sua Mamma. Per te sarà dolce morte che ti darà la vera vita e per me sarà la più bella delle vittorie che farò nel Regno della Divina Volontà.


(45) In tutte le cose ti stia a cuore la sola Divina Volontà, se vuoi che i disegni divini si compiano sopra di te.

Coraggio e fiducia in me. La sfiducia è dei vili e di quelli che non sono veramente decisi di ottenere vittoria, e perciò sono sempre senza armi, e senza armi non si vince; e si è sempre intermittenti e vacillanti nel fare il bene. Perciò ti prego, figlia del Cuore mio, che in tutte le cose ti stia a cuore la sola Divina Volontà, se vuoi che i disegni divini si compiano sopra di te.


(46) Non è la diversità degli stati che pregiudica la santità, ma la mancanza della Divina Volontà.

Figlia mia, ascolta la Madre tua: non è la diversità degli stati che pregiudica la santità, ma la mancanza della Divina Volontà ed il compimento dei propri doveri in cui Dio chiama la creatura. Tutti gli stati sono santi, anche il matrimonio, purché dentro vi sia la Divina Volontà ed il sacrificio esatto dei propri doveri; ma la maggior parte sono indolenti e pigri e non solo non si fanno santi, ma formano dello stato di ciascuno, chi un purgatorio e chi un inferno.


(47) Se tu sapessi come sospiro di tenerti chiusa nel Regno della Divina Volontà!

Figlia mia carissima, se tu sapessi come sospiro di tenerti chiusa nel Regno della Divina Volontà! Ogni mia lezione che ti faccio, è un cancello che formo per impedirti il passo e l'uscita, è una fortezza per murare la tua volontà, affinché essa comprenda ed ami di starsi sotto il dolce impero del Fiat Supremo. Perciò sii attenta ad ascoltarmi, perché non sono altro che lavori che fa la Mamma tua per adescare e rapire la tua volontà e far vincere la Divina Volontà sopra di te.


(48) Ascoltami e comprendi bene che significa vivere di Volontà Divina.

Ora, figlia cara, ascoltami e comprendi bene che significa vivere di Volontà Divina. Io, col vivere di Essa, formai il Cielo ed il suo Regno divino nell'anima mia; se non avessi formato in me questo Regno, mai il Verbo avrebbe potuto scendere dal Cielo in terra; se scese, fu perché scese nel Regno suo, che la Divina Volontà aveva formato in me. Trovò in me il suo Cielo, le sue gioie divine, né mai il Verbo sarebbe sceso dentro d'un regno estraneo. Oh, no, no; volle prima formarsi il suo Regno in me, e scendere da vincitore in esso.


(49) Quanto ti deve stare a cuore il fare ed il vivere di Volontà Divina!

Ora, figlia cara, ascoltami: quanto ti deve stare a cuore il fare ed il vivere di Volontà Divina! La mia potenza esiste ancora: fammi pronunziare il mio Fiat sull'anima tua. Ma per fare ciò, voglio il tuo; da soli non si può fare il vero bene, ma sempre fra due si fanno le opere più grandi. Dio stesso non voleva fare da solo, ma volle me insieme, per formare il gran prodigio dell'Incarnazione e nel mio Fiat e nel loro si formò la vita dell'Uomo Dio, si aggiustarono le sorti dell'umano genere, il Cielo non fu più chiuso e tutti i beni vennero racchiusi in mezzo ai due Fiat. Perciò pronunciamoli insieme: “Fiat! Fiat!”, e nel mio amore materno chiuderò in te la vita della Divina Volontà.


(50) Che cosa non può fare la Divina Volontà operante in una creatura? Tutto, e tutti i beni possibili ed immaginabili.

Figlia carissima, è proprio questo lo scopo perché amo tanto di farti sentire gli arcani celesti del Fiat Divino, i portenti che può operare dove Esso regna completamente ed il gran male di chi si fa dominare dall'umano volere, affinché tu ami il primo, per fargli formare il suo trono in te, ed aborrisca il secondo, per fare della tua volontà lo sgabello del Volere Divino, tenendola sacrificata ai suoi piedi divini. Che cosa non può fare la Divina Volontà operante in una creatura? Tutto, e tutti i beni possibili ed immaginabili. Perciò ti stia a cuore che tutto sia in te Volontà Divina, se vuoi imitare la Mamma tua e rendermi contenta e felice.