[1] ANTOLOGIA di MEDITAZIONI sulla DIVINA VOLONTÀ

Le meraviglie del "Ti amo!"

Meditazione di Roberto Lorenzetto



Dice Luisa (Vol.24 – 29/4/1928): Gesù, Amor mio, voglio lasciare tutto l’essere mio nel tuo Fiat per potermi trovare in tutte le cose create, per imperlarle con il mio “Ti amo”.

Anzi, voglio mettere il mio cuore nel centro della terra, e come palpita, così voglio abbracciare tutti i suoi abitanti, e seguendo tutti i loro palpiti con il mio “Ti amo”, voglio darti l’amore di ciascuno di essi.

E come si ripete il mio palpito da dentro il centro della terra, così voglio mettere il mio “Ti amo” a tutti i germi che racchiude nel suo seno, e come i germi spuntano e formano le piante, le erbe, i fiori, così voglio mettere il mio “Ti amo”, per poterli vedere racchiusi nel mio “Ti amo” per Gesù.

Ma mentre ciò dicevo, il mio pensiero ha interrotto il mio ritornello del “Ti amo” dicendomi: Quante sciocchezze dici! Gesù stesso ne sarà stanco di sentire la tua lunga cantilena, il “ti amo, ti amo”.

Anche Luisa, qualche volta, era presa da qualche dubbio, in questo caso per i tanti “Ti amo” che era solita ripetere al caro Gesù, ma Gesù interveniva sempre per fugarli dalla sua mente e dal suo cuore questi dubbi, e riportare in lei la pace.

“Gesù Ti amo!”, “Gesù Ti amo!” “Ti amo”, Tutti questi “Ti amo!”

Tutti questi “Ti amo”, alla mente umana potrebbero sembrare tante sciocchezze o banalità, tante ingenuità, tante balbuzie, da non servire a nulla, o quasi, oppure ad essere più di intralcio che di vantaggio. Ripetere “Gesù Ti amo” in ogni cosa che vedo, in tutto ciò che mi circonda, che mi tocca, in ogni cosa che mangio e che bevo, nell'aria che respiro, nella terra che calpesto, nell'alto della volta del cielo, nella pioggia che cade, e così di tutto il resto, sembrerebbe una perdita di tempo e una cantilena inutile. Ma non è così, vi assicuro. Non è una cantilena inutile, non è una perdita di tempo quell'imprimere il “Ti amo” in ogni cosa creata da Dio, non sono sciocchezze o cose da bambini, qualcuno lo potrebbe anche pensare, ma non è così!

Luisa per non perdere nemmeno un filo d'erba dall'imprimervi il suo “Ti amo”, usava tutti gli stratagemmi possibili ed immaginabili; non voleva che le sfuggisse nulla; niente doveva rimanere senza il suo “Ti amo” per il suo Gesù. Si univa al Fiat Divino, che tutto tocca, per poterLo seguire ovunque, e dovunque Esso fosse; Lo seguiva e dove Lui era lei imprimeva il suo “Ti amo”. Un giorno, anche a lei è passato per la mente che tutti questi “Ti amo” fossero un lavorio inutile, quasi senza senso, da stancare lo stesso Gesù: “Ti amo, Ti amo”.

Ma come ci racconta lei stessa, Gesù “IN FRETTA”, diremo noi: sbrigandosi per non perdere tempo, quasi a volerle fermare il pensiero, tanto era sbagliato, la frena e la rassicura e le dice che non è vero, e guardando tutta la creazione che gli stava intorno, per vedere se in tutte le cose create, piccole o grandi, c’era la vita del suo “Ti amo”, sentite cosa le dice:

“Figlia mia, che meraviglia, che incanto, vedere tutte le cose create, imperlate con il tuo “Ti amo”; se si potesse vedere da tutte le creature imperlate tutte le piante, gli atomi della terra, le pietre, le gocce dell’acqua col tuo “Ti amo”, riempita la luce del sole, l’aria che respirano, il cielo che vedono, con il tuo “Ti amo”, le stelle che scintillano con il tuo “Ti amo”, qual meraviglia non sentirebbero in loro.

Qual dolce incanto non attirerebbe alle loro pupille, a guardare il tuo ritornello e la lunga cantilena del tuo “Ti amo”?

(Gli abitatori Celesti) Direbbero: possibile che non si sia fatta sfuggire nulla, noi stessi ci sentiamo imperlati con il suo “Ti amo”, ed andrebbero curiosando ed indagando tutto, per vedere se di fatto nulla ti fosse sfuggito, per godere l’incanto del tuo “Ti amo”.

Ora se questo incanto meraviglioso resta inosservato per le creature terrestri (cioè non lo vedono), non resta inosservato per il Cielo, e gli abitatori di lassù, godono l’incanto e le meraviglie di vedere la creazione tutta riempita ed imperlata dal tuo “Ti amo”. Sentono armonizzare il loro “Ti amo” con il tuo. Non si sentono distaccati dalla terra, perché l’amore li unisce insieme e forma le stesse note e le stesse armonie.

E poi tu devi sapere che Io non mi stancai, in tutte le cose sia piccole che grandi, di imperlarle con i miei ripetuti “Ti amo” per te, e come non mi stancai nel metterli, così non mi stanco a sentirli ripetere da te, anzi ne godo, perché il mio “Ti amo” non resta isolato, ma tiene la compagnia del tuo, che facendo eco nel mio, si fondono insieme e forma vita comune.

E poi l’amore non stanca mai, anzi mi è portatore di gioia e di felicità”.

Cerchiamo di comprendere quello che Gesù ci vuole dire con questo brano, cerchiamo di comprendere qual è il suo desiderio e il suo pensiero. Questo che abbiamo appena ascoltato, è semplicemente vera e autentica scuola di vita del vivere nella Divina Volontà; quindi cerchiamo di trasformarlo il più possibile in cibo per la nostra anima. Gesù dice che quel piccolo “Ti amo” che mettiamo, che imprimiamo su ogni cosa creata è un incanto, una meraviglia ai suoi occhi di Dio. Solo questo dovrebbe bastare per farci comprendere la bellezza, la grandezza, la magnificenza di questo atto.

Non è uno qualsiasi che ci dice questo, che ci fa questa affermazione è Gesù DIO in Persona, Colui che ha creato la meraviglia dell’universo e nonostante ne sia il Creatore, resta rapito davanti allo spettacolo dei nostri piccoli “Ti amo”, messi, stampati, scritti su ogni cosa creata, piccola, o grande che sia. Ci rendiamo conto di cosa accade nel mondo dello spirito per ciò che facciamo con i nostri piccoli “TI amo”?

I nostri piccoli “Ti amo” stampati su ogni granellino di terra, su ogni goccia d’acqua, in ogni atomo dell’aria, nel tremolio delle stelle, in ogni raggio di luce del sole, nel suo calore, nella volta azzurra del cielo, in ogni gocciolina di nuvola, nello scoppio del tuono, nel guizzo delle saette, in ogni goccia di pioggia, in ogni fiocco di neve, in ogni pianta, in ogni fiore, nella profondità e distese dei mari e degli oceani, nel mormorio delle loro onde, negli animali dai più piccoli ai più grandi, domestici o selvatici, nella fiamma del fuoco, nel suono delle campane e di ogni strumento musicale, in tutto, tutto ciò che Dio ha pensato, ha amato e ha creato.

Questo è il vero rinnovamento della faccia della terra, “LA NUOVA PENTECOSTE” della quale parla Gesù, rinnovamento e Pentecoste Divina. Il Cielo tutto, il Paradiso stesso rimane incantato da questo spettacolo del piccolo “Ti amo” della creatura.

I Santi del passato, restano rapiti dal prodigio del nostro piccolo “Ti amo” vissuto nella Divina Volontà; anzi di più, sentono in loro una nuova gloria che li investe e nuovo amore che li riempie; e non solo rimangono rapiti, ma ne restano coinvolti, volutamente e divinamente coinvolti.

Addirittura, dice Gesù, rimangono stupiti nel vedere che nella Divina Volontà, nulla ci è sfuggito dall'imperlare con il nostro piccolo “Ti amo”, loro stessi non ne sarebbero stati capaci, nemmeno ora che sono in Cielo: Loro fanno per ciò che hanno conosciuto stando sulla terra, e niente di più. Tutti nella Patria Beata restano felicitati e godono nuova gioia in loro, per questo incanto che compie la creatura nella Divina Volontà, per questa meraviglia Divina: Vedere la creazione, tutto il creato ricoperto da perle fulgidissime e preziosissime, che sono i nostri piccoli “Ti amo”.

Gesù dice a Luisa in un brano: “IO non mi stanco e non mi stancherò mai di vedere e di sentire il tuo ‘Ti amo’, anzi mi porta nuova gioia e nuova felicità”, pensate, a Lui che è la pienezza della gioia e della felicità, il nostro piccolo “Ti amo!” porta nuova gioia e felicità. È semplicemente incantevole, incomprensibile a mente umana, è semplicemente Divino, anche se l’atto è nostro, umano.

A questo punto, Luisa pone una domanda, fa una considerazione, che non è stata solo per lei, ma l’ha fatta anche senza saperlo, per ogni anima che vuole vivere nella Divina Volontà. Questo è il pensiero:

“Cosa accadrà di me quando Gesù mi chiamerà alla vita Eterna?

Se dovessi andare in Purgatorio, oh! come ne soffrirei”.

Nel Purgatorio non si gode la vista beatifica del nostro dolce Gesù, e questa è la pena delle pene, pensa Luisa, è il dolore dei dolori: la privazione della vista di nostro Signore Gesù. Luisa è davvero molto preoccupata, rimanere senza la vista di Gesù, per lei era semplicemente impensabile, e se fosse andata in Purgatorio, purtroppo, sarebbe avvenuto proprio così.

Se soffre ora che lo vede ogni giorno, e soffre così tanto, per qualche ora che non Lo vede, al punto da sentirsi morire, come ci rimarrebbe, quanto soffrirebbe nel Purgatorio, dove si rimane privi della sua Vista beatifica, fino a quando non si è espiata tutta la pena da scontare? E chissà quanta sarà questa pena!!!

E Gesù le risponde subito a volerla quietare e per mezzo suo tranquillizzare anche noi, se avessimo avuto questo stesso dubbio o pensiero, e le dice:

“Figlia mia, perché ti vuoi opprimere?

Non sai tu che chi vive nella mia Volontà tiene il vincolo d’unione con il Cielo, con il sole, con il mare, con il vento, con tutta la creazione?

I suoi atti sono fusi in tutte le cose create, perché la mia Volontà, come cose sue (della creatura), ha messo tutto in comune, in modo che tutta la creazione sente la vita di questa creatura, e se andasse in Purgatorio si sentirebbero tutti offesi, e l’universo intero si ribellerebbe e non la lascerebbe andare sola in Purgatorio.

Il sole, il cielo, il mare, il vento, tutti la seguirebbero spostandosi dai loro posti, e offesi direbbero al loro Creatore: È vostra, è nostra, la vita che anima noi tutti, anima (anche) lei.

E come in Purgatorio? Il cielo la reclamerebbe col suo amore, il sole parlerebbe con la sua luce, il vento con le sue voci lamentevoli, il mare con le sue onde tumultuanti. Tutti avrebbero una parola per difendere colei che ha fatto vita comune con esse.

E siccome chi vive nella mia Volontà, assolutamente non può andare in Purgatorio, perciò l’universo sta al suo posto, e la mia Volontà avrà il trionfo di portare nel Cielo chi è vissuta in Essa in questa terra d’esilio.

Perciò segui a vivere nel mio Volere, e non volere funestare la tua mente e opprimerti di cose che a te non appartengono”.

“L’anima che vive nella Divina Volontà non può andare in Purgatorio”.

Questa è l’assicurazione che ci fa il caro Gesù; il Purgatorio non è cosa per quest’anima. E ci dà anche la motivazione della promessa che ci fa. Se quest’anima vive nella Divina Volontà, vive della stessa Volontà, della stesa forza, della medesima vita che vive tutto il creato, il quale non è mai uscito, nemmeno per un attimo dalla Adorabile Volontà di Dio. E se questa creatura è una cosa sola con il sole, una cosa sola con il vento, una cosa sola con il mare, una cosa sola con le stelle, se quest’anima andasse in Purgatorio, si porterebbe con sé in Purgatorio anche tutta la creazione completa.

Se “Una” è la Volontà che vive nel creato e nell'anima, ciò significa che sono inseparabili fra loro: l’una è il sostegno dell’altra, e l’altra è la gloria della prima.

Gesù stesso, è una cosa sola con quest’anima fortunata, vivendo l’anima della stessa Volontà di Gesù, e Gesù non può andare in Purgatorio, il Purgatorio non è per Lui, e come non lo è per Lui non lo è pure per tutto il creato, e come non lo è per tutto il creato, non lo è nemmeno per quest’anima che vive nella Divina Volontà: DIO non lo permetterebbe mai. Il destino felice e beato di quest’anima è solo il Cielo, il Paradiso; solo quella è la destinazione logica alla quale Dio la chiama. Non può essere diversamente! È la Volontà di Dio che così ha stabilito per questi figli del suo Cuore, come li chiama Gesù.

L’universo rimarrà al suo posto, e non si sposterà di un millimetro, e la Divina Volontà più che madre, prenderà sulle sue braccia queste anime fortunate e beate, per portarle senza indugio direttamente con Sé, dalla terra al Cielo.

Allora l’invito del Divin Maestro è quello di non preoccuparci, e di non perdere mai la pace dell’anima, ma in quella stessa pace, continuare a vivere senza mai uscire della santissima e Divina Volontà. “Il Purgatorio, dice Gesù, a te che vuoi vivere con tutto te stesso nella Divina Volontà, non ti appartiene, tu sei e appartieni solo al Regno dei Cieli”. QUESTA È PROMESSA DI DIO!!!

FIAT!!!