IXª MEDITAZIONE (2ª parte)

E' necessario diffondere le Conoscenze del Dono della DIVINA VOLONTÀ

di don Pablo Martin Sanguiao 

 

Gesù, ancora rivolto a Luisa: “… È vero che il tuo principio fu il mare della mia Passione, perché non c’è santità che non passi per il porto della mia Umanità, anzi ci sono santi che restano nel porto della mia Umanità e altri vi passano oltre; ma poi innestai subito il mare della mia Volontà, e quando ti vidi disposta e mi cedesti il tuo volere, il Mio prese vita in te e il mare scorreva e cresceva sempre, ogni tuo atto in più nel mio Volere era una crescita maggiore. Io poco ti parlai al riguardo, i nostri voleri erano congiunti, insieme, e s’intendevano senza parlarsi, e poi col solo vederci ci comprendevamo. Io mi felicitavo in te e sentivo le delizie del Cielo, niente dissimili da quelle che mi danno i santi che, mentre felicito loro, loro felicitano Me; essendo immersi nel mio Volere non possono fare a meno di darmi gioie e delizie. Ma la mia felicità non era completa, volevo gli altri miei figli a parte di sì gran bene; perciò incominciai a parlarti del mio Volere in modo sorprendente e [per] quante verità, effetti e valori ti dicevo, tanti canali aprivo dal mare a pro degli altri, affinché questi canali dessero acqua abbondante a tutta la terra. Il mio operato è comunicativo e sempre in atto, senza mai fermarsi, ma questi canali molte volte vengono infangati dalle creature, altre vi gettano le pietre e l’acqua non scorre, scorre a stento; non è il mare che non vuole dare l’acqua, né perché non sia limpida non può penetrare ovunque, ma è la parte delle creature che si oppone a sì gran bene.

Se leggeranno queste verità e sono indisposti, non capiranno un’acca; resteranno confusi ed abbagliati dalla luce delle mie Verità. [ma] per i disposti sarà luce che li rischiarerà e acqua che li disseterà, e non vorranno distaccarsi giammai da questi canali per il gran bene che sentiranno e per la nuova vita che scorrerà in loro. Perciò, anche tu dovresti essere contenta di aprire questi canali a pro dei tuoi fratelli, non trascurando nulla delle mie verità, anche la più piccola, perché, per quanto piccola, può servire ad un tuo fratello per attingere acqua. Onde sii attenta ad aprire questi canali e a contentare il tuo Gesù che ha fatto tanto per te”. (Vol. 13, 23.10.1921)

“Quanta avarizia hanno con Me, quante restrizioni, quante cose non manifestano di ciò che dico e comprendono di Me!... Ogni conoscenza in più che si fa di Me è una gloria, è un amore di più che riscuoto dalle creature”. (Vol. 13, 29.10.1921)

“La Santità nel mio Volere non è ancora conosciuta; ecco perciò le meraviglie che si fanno, perché quando una cosa è stata conosciuta le meraviglie cessano... Quale grazia per te conoscerla! Essere la prima ad uscire, come raggio solare, dal centro dalla mia santità senza mai distaccarti! Grazia più grande non potrei farti, miracolo più portentoso non potrei operare in te. Sii attenta, figlia mia, raggio mio, perché ogni qual volta tu entri nel mio Volere ed operi, succede come quando il sole batte sui vetri, [che] tanti soli si formano in essi, così tante volte ripeti la mia Vita, la moltiplichi, dai nuova vita al mio amore”. (Vol. 13, 12.11.1921)

“Ho tante altre cose da dirti ancora, tante altre verità che tu non conosci, e tutte portano la felicità che ciascuna possiede; quante verità l’anima conosce, tante diverse felicità acquista”. (Vol. 13, 05.01.1922)

“Perciò ho tanta premura che si conosca il mio Volere, il suo valore ed effetti”. (Vol. 14, 21.03.1922)

“Tutto il mio interesse è che il tuo volere faccia vita nel Mio e che capisca bene che significa vivere in Esso, per quanto a creatura è possibile”. (Vol. 14, 15.06.1922)

“Ecco perché tante grazie, tante manifestazioni sulla mia Volontà: è la Santità del mio Volere che lo esige, che prima di essere deposta nell’anima sia conosciuta, amata e riverita, che possa svolgere in essa tutta la sua virtù e potenza e sia corteggiata dalle nostre stesse grazie”. (Vol. 14, 14.07.1922)

Le verità conosciute in terra sono semi di felicità e gloria in Cielo e di nuovi vincoli di unione con Dio.

“Le verità conosciute in terra, essendo semi divini che germogliano beatitudine, gioia, ecc. in Cielo, quando l’anima sarà nella sua patria, saranno fili elettrici di comunicazione, per cui la Divinità sprigionerà dal suo seno tanti atti di beatitudine per quante Verità essa ha conosciuto... Credi tu che tutto il Cielo sia a giorno di tutti i miei beni? No, no! Oh, quanto gli resta da godere, che oggi non gode! Ogni creatura che entra in Cielo, che ha conosciuto una verità in più degli altri, non conosciuta, porterà in sé il seme per fare sprigionare da Me nuovi contenti, nuove gioie e nuova bellezza, di cui quelle anime ne saranno come causa e fonte e gli altri ne prenderanno parte. Non verrà l’ultimo dei giorni, se non trovo anime disposte per rivelare tutte le mie verità, per fare che la Celeste Gerusalemme risuoni della mia completa Gloria e tutti i Beati prendano parte a tutte le mie beatitudini, chi come causa diretta, per aver conosciuto la verità, e chi come causa indiretta, per mezzo di colei che l’ha conosciuto”. (Vol. 13, 25.01.1922)

“Quando manifesto una mia verità non conosciuta, è una nuova Creazione che faccio”. (Vol. 15, 01.07.1923)

“La mia parola è creatrice e quando parlo facendo conoscere una verità che Mi appartiene, non è altro che nuove Creazioni divine che faccio nell’anima”. (Vol. 13, 30.01.1922)

“Figlia mia, tu non sai che significa manifestare le mie verità e perciò ti meravigli del mio piacere e della forza irresistibile che sento di manifestarmi alla creatura, e chi si presta ad ascoltarmi forma la mia gioia e le mie delizie di conversare con lei. Tu devi sapere che quando manifesto una mia verità non conosciuta, è una nuova creazione che faccio, ed Io amo tanto sprigionare da Me i tanti beni e segreti che contengo, che, per quanto dico, essendo Io quell’atto sempre nuovo che mai si ripete, ho perciò sempre voglia di dire, ma mentre dico mi restano sempre altre nuove cose che vorrei dire, perché quel nuovo non si esaurisce mai in Me; sono sempre nuovo nell’amore, nuovo nella bellezza, nuovo nei contenti, nelle armonie, nuovo in tutto e sempre nuovo, e perciò non stanco nessuno, sempre cose nuove ho da dare e da dire, e la forza irresistibile che mi spinge a manifestarmi è il mio immenso amore”. (Vol. 15, 01.07.1923)

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