31. Mi sentivo dire: “Un Dio, che soffre tanto per amor tuo! E le tue
sofferenze dove sono, per amor suo?”.
32. Mio Gesù, mio Bene, dammi il patire, ché non è giusto che tu tanto
soffri, ed io, peccatrice, stia senza penare!
33. Si accese in me tanta brama di patire. Lo pregavo ardentemente che mi
concedesse il patire.
34. Adesso voglio che faccia da te stessa, però, più attenta che prima,
pensando che Io ti sto fissamente guardando.
35. Ti fonderò bene nella profonda umiltà per poter edificare sopra di te
altissime mura.
36. Vedevo con occhio chiaro che tutto l'operato fin qui, tutto, tutto era
stato opera della Sua grazia.
37. E' niente ciò che hai passato, preparati a prove più dure. Perciò sono
venuto: per disporre il tuo cuore e fortificarlo.
38. Signore, vedi, senza di te non ho potuto fare niente bene.
39. La tua orazione salirà innanzi al mio Trono come un incenso
odorosissimo, ferirà il mio cuore, ti attirerai nuove grazie e nuovi carismi.
40. Mettiti vicino a me e fa' un confronto tra le tue e le mie pene.
Dimmi, quando tu sei giunta a soffrire tanto?
41. Il primo pensiero della mattina: subito vola innanzi alla custodia dove
sono per amore tuo e mi visiti.
42. Quando lui vuole disporre l'anima a nuova e pesante croce, la sa tirare
tanto a sé, con quegli stratagemmi, che l'anima non ha ardire d'opporsi a ciò che lui vuole.
43. Io m'abbandono in te, o Sposo Santo; opera liberamente, fa' di me ciò
che vuoi, ma dammi la grazia tua, ché da me nulla sono e niente posso.
44. Voglio provare la tua fedeltà; ma come posso vedere se ciò è vero, se
non col metterti in mezzo alla battaglia?
45. A te è ben noto la mia miseria e quanto sono cattiva, dunque dammi
nuova grazia per non offenderti.