Libro di Cielo - Volume 12°

Luglio 4, 1918 (53) 

L’abbandono dell’anima in Gesù.

Stavo dicendo al mio amato Gesù: “Gesù ti amo, ma il mio amore è piccolo, perciò ti amo nel tuo amore per farlo grande; voglio adorarti con le tue adorazioni, pre­gare nella tua preghiera, ringraziarti nei tuoi ringrazia­menti”.

Ora mentre ciò dicevo, il mio amabile Gesù mi ha detto:

“Figlia mia, come hai messo il tuo amore nel mio per amarmi, il tuo è restato fissato nel mio e si è allungato ed allargato nel mio, e mi son sentito amare come vorrei che la creatura mi amasse. E come adoravi nelle mie adorazioni, pregavi, ringraziavi, così restavano fissi in me e mi sentivo adorare, pregare, ringraziare con le mie adorazioni, preghiere e ringraziamenti.

Ah! Figlia mia, ci vuole grande abbandono in me; e come l’anima si abbandona in me, così io mi abbandono in lei e riempiendola di me faccio io stesso ciò che essa deve fare per me. Se poi non si abbandona, allora ciò che fa resta fissato in lei, non in me, e sento l’operato della creatura pieno d’imperfezioni e miserie, ciò che non potrà piacermi”.

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