Libro di Cielo - Volume 12°

Aprile 8, 1918 (41) 

Differenza tra il vivere unito con Gesù e vivere nel Divin Volere

Ritornando sul punto del vivere nel Volere Divino, mi era stato detto che era come vivere nello stato d’unio­ne con Dio, ed il mio sempre amabile Gesù nel venire mi ha detto:

“Figlia mia, c’è gran differenza tra il vivere unito con me e vivere nel mio Volere”. E mentre ciò diceva mi ha steso le braccia e mi ha detto:

“Vieni nel mio Volere anche un solo istante e vedrai la gran differenza”.

Io mi son trovata in Gesù; il mio piccolo atomo nuo­tava nel Volere eterno, e siccome questo Volere eterno è un’atto solo che contiene tutti gli atti insieme, passati, presenti e futuri, io stando nel Volere eterno prendevo parte a quell’atto solo, che contiene tutti gli atti, quanto a creatura è possibile. Io prendevo parte anche agli atti che non esistono e che dovranno esistere fino alla fine dei secoli e finché Dio sarà Dio, ed anche per questi io l’amavo, lo ringraziavo, lo benedivo, ecc. Non c’era atto che mi sfuggisse, ed ora prendevo l’amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, lo facevo mio, come era mio il loro Volere, e lo davo a loro come mio. Com’ero contenta di poter dar loro l’amore loro come mio! e come loro trovavano il pieno contento e sfogo completo nel ricevere da me il loro amore come mio! Ma chi può dire tutto? Mi mancano i vocaboli. Ora il benedetto Gesù mi ha detto:

“Hai visto che cosa è vivere nel mio Volere? E’ scomparire, è entrare nell’ambito dell’eternità, è pene­trare nell’onnipotenza dell’Eterno, nella mente increata; è prendere parte a tutto, per quanto a creatura è possi­bile, ed a ciascun atto divino; è fruire anche stando in terra di tutte le qualità divine; è odiare il male in modo divino; è quello spandersi a tutti senza esaurire, perché la Volontà che anima questa creatura è divina; è la san­tità non ancora conosciuta, che farò conoscere, che metterà l’ultimo ornamento ed il più bello, il più fulgido di tutte le altre santità e sarà corona e compimento di tutte le altre santità. Ora, vivere unito con me non è scomparire: si veggono due esseri insieme; e chi non scomparisce non può entrare nell’ambito dell’eternità per prendere parte a tutti gli atti divini. Pondera bene e vedrai la gran differenza”. 

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