Libro di Cielo - Volume 12°

Aprile 12, 1918 (42) 

Il poggio dell’anima in Dio.

Trovandomi nel solito mio stato, sentivo un estremo bisogno di Gesù e di poggiarmi tutta in lui; ed il mio dolce Gesù è venuto e mi ha detto:

“Figlia mia, poggiati tutta in me, mi troverai sempre pronto, non ti mancherò mai; anzi quanto più ti poggerai in me, io mi riverserò in te e, sentendo io molte volte il bisogno di poggiarmi, io verrò da te e mi poggerò in te servendomi dello stesso mio poggio che ho formato in te. E quando veggo che tu sdegni il poggio delle crea­ture, io ti amerò il doppio e ti raddoppierò il mio pog­gio”.

Poi ha soggiunto: “Quando l’anima fa tutto per pia­cermi, per amarmi e per vivere a spese della mia Vo­lontà, viene ad essere come membra al mio corpo, ed io mi glorio di queste membra come mie; diversamente sono come membra slogate da me che mi danno dolore, non solo a me, ma a loro stesse ed al prossimo; sono membra che scaturiscono materia da ammorbare e disseccare lo stesso bene che fanno”. 

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