Libro di Cielo - Volume 12°

Novembre 2, 1917 (25) 

Continua i lamenti. Minacce di Gesù.

Continuando il mio solito stato tra privazioni, pene ed amarezze, specie per tanti mali che si sentono, e dell’en­trata degli stranieri in Italia, pregavo il buon Gesù che arrestasse i nemici e gli dicevo: “Era questa forse la fiu­mana che tu dicevi nei giorni scorsi?” Ed il buon Gesù venendo mi ha detto:

“Figlia mia, era proprio questa la fiumana che ti dicevo, e la fiumana continuerà a correre, a correre; gli stranieri continueranno ad invadere l’Italia. Troppo se lo sono meritato. Io avevo scelto l’Italia per una seconda Gerusalemme, essa per contraccambio ha disconosciuto le mie leggi, mi ha rinnegato i diritti che mi si dove­vano. Ah! Posso dire che non più da uomo[1] si portava, ma da bestia; e sotto il pesante flagello della guerra nep­pure sono stato riconosciuto, e voleva andare avanti da mio nemico. Giustamente si è meritata la sconfitta, e la continuerò ad umiliare fino alla polvere”.

Ed io interrompendolo: “Gesù, che dici? Povera pa­tria mia, come sarai lacerata! Gesù, pietà! Arresta la cor­rente dello straniero”.

E Gesù: “Figlia mia, con mio dolore devo permettere che lo straniero avanzi. Tu, perché non vuoi bene alle anime come me, ne vorresti la vittoria. Ma se l’Italia vincerà, sarà una rovina per le anime; la loro superbia giungerebbe a tanto da rovinare quel poco d’avanzo di bene che c’è nella nazione, [e] si sarebbero additati ai popoli come nazione che sa fare senza Dio. Ah, figlia mia, i flagelli continueranno, i paesi saranno devastati, li spoglierò di tutto; il povero e il ricco saranno una sola cosa! Non hanno voluto conoscere le mie leggi, della terra si erano fatti un dio ciascuno, ed io con lo spo­gliarli farò riconoscere che cosa è la terra. Col fuoco purificherò la terra, ché è tanta la puzza che esala che non posso tollerarla; molti resteranno sepolti nel fuoco e così rinsavirò la terra. È necessario, lo richiede la salvezza delle anime. Te l’avevo detto tanto tempo pri­ma di questi flagelli; il tempo è giunto, ma non del tutto ancora; altri mali verranno, rinsavirò la terra, rinsavirò la terra”.

Ed io: “Mio Gesù, placati, basta per ora”.

E lui: “Ah, no! Tu prega ed io renderò meno crudele il nemico”.

 



[1] Gesù sembra attribuire all’Italia caratteri di persona umana

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