Libro di Cielo - Volume 11°

Febbraio 19, 1913 (47)

La Volontà di Dio è oppio che addormenta l’umano nell’anima.

Continuando il mio solito stato ed avendo fatto la San­ta Comunione, il mio sempre amabile Gesù mi ha detto:

“Figlia mia, la mia Volontà è come l’oppio al corpo. I poveri pazienti, dovendo subire un’operazione, un taglio d’una gamba, d’un braccio, li addormentano con l’op­pio; con ciò non vengono a sentire l’acerbità del dolore, e dopo svegliati si trovano con gli effetti dell’operazione fatta, e se non hanno sofferto tanto, la virtù è stata tutta dell’oppio. Tal è la mia Volontà: è oppio dell’anima che addormenta l’intelligenza, l’amor proprio, la propria sti­ma, tutto ciò che è umano, e non fa penetrare fino a fondo un dispiacere, la calunnia, la sofferenza, uno stato di pene interne di[1] anima, perché l’oppio della mia Volontà la tiene come addormentata; ma con ciò si trova gli stessi effetti, gli stessi meriti, anzi, oh, quanto li supera, come se avesse sentito ben bene quella sofferenza! Con questa differenza: che l’oppio del corpo si compra e non si può usare spesso, tutti i giorni, e se si volesse abusare, resterebbe la persona stupidita, specie se è di costituzione debole; invece l’oppio della mia Volontà lo do gratis e si può prendere tutti i momenti, e quanto più spesso [l’anima] lo prende, tanta più luce di ragione acquista, e se è debole acquista la fortezza divina”.

Dopo ciò mi pareva di vedere persone a me d’intorno, ed io ho detto a Gesù: “Chi sono?”

E Gesù: “Sono quelli che ti affidai da qualche tempo; te li raccomando, vigila su di loro. Perciò voglio formare questo nodo d’unione tra te e loro, per averle sempre intorno a me”.

E m’indicava una in modo speciale. Ed io: “Ah, Gesù! Hai dimenticato la mia miseria e nullità e il bisogno estremo che ho? Che farò?”

E Gesù: “Figlia mia, tu non farai nulla, come nulla mai hai fatto. Io solo parlerò e farò in te, e parlerò per mezzo della bocca tua; solo che lo voglia tu fare e che ci sia buona disposizione in loro, io mi presterò a tutto, ed ancorché ti tenessi addormentata nella mia Volontà, quando sarà necessario ti sveglierò e ti farò parlare a riguardo loro. Io mi delizierò più in te sentendoti parlare nella veglia e nel sonno della mia Volontà”.

 



[1] dell’

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