Libro di Cielo - Volume 11°

Febbraio 5, 1913 (46)

Chi non fa la Volontà di Dio, tutto gli ruba.

Questa mattina il mio sempre amabile Gesù ad ombra ed a lampo è venuto e mi ha detto:

“Figlia mia, chi non fa la mia Volontà non ha ragione di vivere sulla terra, la vita si rende senza scopo, senza mezzi e senza fine. È proprio come un albero che non sa e non può produrre alcun frutto, o al più frutti velenosi, che avvelena sempre più se stesso e avvelena chiunque imprudentemente li potesse mangiare; questo albero non fa altro che rubare le povere fatiche dell’agricoltore che con stenti e sudori gli è d’intorno a zappargli il terreno. Così l’anima che non fa la mia Volontà sta in continua attitudine di derubarmi, ed i furti che mi fa li converte in veleno. Sicché mi è d’intorno a derubarmi: mi ruba l’o­pera della creazione, della redenzione e della santificazione, a suo riguardo; mi ruba la luce del sole, il cibo che prende, l’aria che respira, l’acqua che la disseta, il fuoco che la riscalda, il terreno che calpesta, perché tutto questo è di chi fa la mia Volontà, tutto ciò che è mio è di loro; invece chi non fa la mia Volontà non ha nessun dritto, e quindi mi sento continuamente derubato. Sicché chi non fa la mia Volontà si deve tenere come straniero nocivo e fraudolento, e quindi è necessario incatenarlo e gettarlo nelle carceri più profonde”.

E detto ciò è scomparso come lampo. Un altro giorno venendo mi ha detto:

“Figlia mia, vuoi sapere che differenza passa tra la mia Volontà e l’amore? La mia Volontà è sole, l’amore è fuoco. La mia Volontà come sole non abbisogna d’ali­mento, né cresce né decresce nella luce e nel calore, sempre eguale a se stesso, sempre purissima la sua luce. Invece il fuoco, che simboleggia l’amore, ha bisogno di legna per alimentarsi e se la legna manca giunge anche a smorzarsi; cresce e decresce a seconda la legna che si mette, quindi è soggetto ad instabilità, e la sua luce è sempre fosca, mista con fumo, specie se l’amore non è regolato dalla mia Volontà”.

Detto ciò è scomparso, e mi è restata nella mia mente una luce in cui comprendevo che la Volontà di Dio all’anima è come un sole, perché le azioni che si fanno come volute da Dio formano una sol cosa con la Volontà Divina, ed ecco si forma il sole; la legna che mantiene questo sole è l’azione umana e tutto l’essere proprio unito all’azione ed all’Essere Divino. Sicché l’anima diventa legna essa stessa, somministrata dalla Volontà Divina, e questa legna non può mancare, perciò questo sole non ha bisogno d’alimento, né cresce né decresce, è sempre eguale a se stesso, è purissima la sua luce, perché prende parte a tutto, e l’Essere Divino e le legne divine non vengono mai meno e non sono soggette a fumo. Non mi spiego di più, perché credo che il resto si comprende da se stesso in riguardo all’amore.

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