Dicembre 20, 1912 (44)
Questi giorni passati il mio sempre amabile Gesù pareva che aveva voglia di parlare del suo Santo Volere: veniva, diceva due parole e fuggiva. Onde ricordo che una volta mi disse:
“Figlia mia, chi fa la mia Volontà mi sento come in dovere di dargli le mie virtù, la mia bellezza, la mia fortezza, in una parola tutto quello che io sono, e se non le darei[1], lo negherei a me stesso”.
Un’altra volta, leggendo la terribilità del giudizio e restando io molto contristata, il mio dolce Gesù mi disse:
“Figlia mia, perché vuoi contristarmi?”
Ed io: “Non intendo di contristare te, ma me”.
E lui: “Ah, non lo vuoi capire che i dispiaceri, i contristamenti e qualunque cosa potesse soffrire chi fa la mia Volontà, cadono su di me e li sento come miei propri! E posso dire a chi fa la mia Volontà: ‘Le leggi non sono per te, per te non ci sono giudizi’. E se volessi giudicarla, andrei come uno che volesse andare contro se stesso; anzi chi fa la mia Volontà invece d’essere giudicata, entra nel diritto di giudicare gli altri”.
Poi ha soggiunto: “La buona volontà dell’anima nel fare il bene è una potenza sul mio cuore, e questa potenza mi gioca tanto che mi costringe a forza di gioco a darle ciò che vuole”.
Stavo pensando: “Che piacerà più al benedetto Gesù: l’amore o la sua Volontà?”
E Gesù: “Figlia mia, su tutto deve primeggiare il mio Volere. Vedi un po’ tu stessa: hai un corpo, un’anima, [sei] composta d’intelligenza, di carne, di ossa, di nervi, ma non sei di freddo marmo, contieni anche un calore; sicché l’anima, l’intelligenza, il corpo, la carne, le ossa, i nervi, devono essere la mia Volontà, e il calore che contiene, l’amore. Vedi la fiamma, il fuoco: la fiamma, il fuoco, dev’essere la mia Volontà, il calore che produce la fiamma e il fuoco, l’amore. Sicché in tutte le cose la sostanza dev’essere la mia Volontà, gli effetti l’amore; l’uno e l’altra sono tanto connessi insieme, che non può stare l’uno senza dell’altra. Sicché quanta più sostanza di mia Volontà l’anima contiene, più amore produce”.
[1] le darei, cioè: glielo dessi
fonte audio: yahoo/group/ladivinavolonta