Libro di Cielo - Volume 11°

Settembre 20, 1915 (104)

L’anima deve annodare tutti i suoi atti al Fiat.

Continuando il mio solito stato, il mio amabile Gesù si faceva vedere coi flagelli nelle mani, che toccava e batteva le creature, e pareva che [i flagelli] si andavano allargando di più; e tra tante cose pareva pure che si andava ordendo una congiura contro la Chiesa, e nominavano Roma. Il benedetto Gesù era afflitto e come coperto d’un manto nero, e mi ha detto:

“Figlia mia, i flagelli faranno risorgere i popoli, ma saranno tanti che tutti i popoli saranno ammantati di dolore e di lutto; ed essendo le creature mie membra, perciò vado ammantato di nero per causa loro”.

Io mi costernavo tutta e lo pregavo a placarsi, e lui per sollevarmi mi ha detto:

“Figlia mia, il Fiat dev’essere il dolce nodo che legherà tutti i tuoi atti. Sicché la mia Volontà e la tua formeranno il nodo, e sappi che ogni pensiero, parola, atto, fatto annodato con la mia Volontà, sono altrettanti canali di comunicazione che si aprono tra me e la creatura. Se tutti i tuoi atti saranno annodati con la mia Volontà, nessun canale di comunicazione divina starà chiuso tra me e te”.

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