Libro di Cielo - Volume 4°

Settembre 10, 1901 (86)

L’unire le nostre azioni con Gesù è continuare la sua vita sulla terra.

Continuando a fare ciò che Gesù benedetto m’inse­gnò di fare il giorno 4 di detto mese sebbene qualche volta mi distraggo, ma mentre qualche volta mi dimentico, Gesù pare che nel mio interno si mette in guardia e lo fa lui per me, onde io vedendo ciò arrossisco e subito mi unisco insieme e ne faccio l’offerta di ciò che attual­mente sto facendo, e questo fosse pure uno sguardo, una parola, vado dicendo: “Signore, tutta quella gloria che le creature dovrebbero darvi con la bocca e non vi fanno, io intendo darvela con la mia, ed impetro a loro di fare buono e santo uso della bocca, unendomi sempre con la stessa bocca di Gesù”.

Ora mentre in tutte le cose mie ciò facevo, [Gesù] è venuto e mi ha detto:

“Ecco la continuazione della mia vita, quale era la gloria del Padre ed il bene delle anime; se in ciò persevererai, tu formerai la mia vita ed io la tua, tu sarai il mio respiro ed io il tuo”.

Dopo ciò Gesù si metteva a riposare sul cuor mio, ed io sul cuore di lui, e pareva che Gesù tirasse il respiro da me, ed io lo tiravo per mezzo di Gesù. Che felicità, qual gaudio, che vita celeste esperimentavo in quella posizione! Sia sempre ringraziato e benedetto il Signore, che tante misericordie usa con questa peccatrice.

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