Libro di Cielo - Volume 4°

Gennaio 9, 190 (47)

Gesù la vuole unita con sé come il raggio del sole che comunica vita, calore e splendore.

Questa mattina mi sentivo tutta oppressa e schiacciata, tanto che andavo in cerca di sollievo; il mio unico Bene mi ha fatto lungamente aspettare la sua venuta, onde venendo mi ha detto:

“Figlia mia, non presi io per amor tuo sopra di me le tue passioni, miserie e debolezze? E non vorresti tu prendere sopra di te quelle degli altri per amor mio?”

Poi ha soggiunto: “Quello che voglio è che tu stia sempre unita con me, come un raggio del sole che sta sempre fisso nel centro del sole e che da esso ne riceve la vita, calore e splendore. Supponi tu che un raggio si potesse partire dal centro del sole; che ne diverrebbe egli? Già appena uscito perderebbe la vita, la luce ed il calore, e ritornerebbe nelle tenebre riducendosi al nulla. Tale è l’anima: fino a tanto che sta unita con me, nel mio centro, si può dire che è come un raggio del sole che vive e riceve luce dal sole, cammina dove esso vuole, insomma sta in tutto a disposizione ed alla volontà del sole; se poi da me si distrae, si disunisce, eccola tutta tenebre, fredda, e non sente in sé quel movente superno di vita divina”. Detto ciò è scomparso.

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