Libro di Cielo - Volume 4°

Ottobre 17, 1900 (21)

Un’anima sofferente ed una preghiera umilissima fa perdere tutta la fortezza a Gesù e lo rende tanto debole da farsi legare da quell'anima. L’aspetto della giustizia.

Continuando a venire il mio adorabile Gesù, mi pareva di vederlo tanto sofferente che faceva compassione, e gettandosi fra le mie braccia mi ha detto:

“Figlia mia, spezzami il furore della mia giustizia, altrimenti…”

Il questo mentre mi è parso di vedere la giustizia divina armata di spade, di saette di fuoco, che metteva terrore, ed insieme la fortezza con cui può agire. Onde tutta spaventata ho detto: “Come posso spezzarvi il furore se vi veggo così forte, da potere in un semplice istante annientare cielo e terra?”

E lui: “Eppure un’anima sofferente ed una preghiera umilissima mi fa perdere tutta la mia fortezza e mi rende tanto debole da farmi legare da quell'anima come a lei pare e piace”.

Ed io: “Ah, Signore, in che aspetto brutto si fa vedere la giustizia!”

E Gesù ha soggiunto: “Non è brutta; se tu la vedi così armata, ciò hanno fatto gli uomini, ma in sé stessa è buona e santa, come gli altri miei attributi, perché in me non ci può essere neppure l’ombra del male; è vero che l’aspetto comparisce aspro, pungente, amaro, ma i frutti sono dolci e gustosi”.

Detto ciò è scomparso.

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