Libro di Cielo - Volume 4°

Ottobre 30, 1902 (147)

Gesù Cristo venne a rannodare un’altra volta insieme Dio e l’uomo.

Questa mattina, trovandomi in un mare d’affanni e di lacrime per l’abbandono totale del mio sommo Bene, mentre mi sentivo consumare dal dolore, mi son sentita alienare la mente, e vedevo Gesù benedetto che sorreggeva la fronte con la sua mano, e come una luce che conteneva dentro tante parole di verità, ed io appena mi ricordo questo, cioè che la nostra umanità, sciogliendo il nodo dell’ubbidienza che Iddio aveva fatto tra lui e la creatura, nodo tale che solo riuniva Dio e l’uomo, si era dispersa; e Gesù Cristo prendendo l’umana natura e facendosi nostro capo, venne a riunire l’umanità dispersa, e con la sua ubbidienza ai voleri del Padre venne a rannodare un’altra volta insieme Dio e l’uomo. Ma questa unione indissolubile viene maggiormente rafforzata a misura della nostra ubbidienza ai voleri divini. Dopo ciò non ho visto più il mio caro Gesù, ritirandosi insieme con lui la luce.

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