Libro di Cielo - Volume 3°

Novembre 17, 1899 (9)

Se il confessore non avesse fatto uso della potestà sacerdotale, molte catastrofi sarebbero successe.

Continua l’amabile Gesù mio a farsi vedere afflitto. Questa mattina insieme con lui è venuta la nostra Regina Mamma e mi pareva che lei me lo portasse affinché l’avessi placato e pregato, insieme con lei, che avesse fatto soffrire me per risparmiare le genti; e mi ha detto che se in questi giorni passati non mi avesse interposta e il confessore non avesse fatto uso della potestà sacerdotale a concorrere con le sue intenzioni di farmi soffrire, molte catastrofi sarebbero successe.

In questo mentre ho visto il confessore ed io subito ho pregato, per lui, Gesù e la Regina Madre; e Gesù tutto benignità ha detto: “A misura che si prenderà cura dei miei interessi, col pregarmi ed anche con l’impegnarsi di rinnovare l’intenzione di farti soffrire a scopo di risparmiare le genti, prenderò cura di lui e lo risparmierò. Io sarei pronto a fare questo patto con lui”.

Dopo ciò ho fatto per guardare il mio dolce ed unico Bene, ed ho visto che nelle sue mani teneva due fulmini; in una conteneva come allestito un terremoto forte ed una guerra; nell’altra, tante specie di morti all’improv­viso e malattie contagiose. Io l’ho cominciato a pregare che sopra di me versasse quei fulmini e quasi li volevo togliere dalle sue mani, ma lui per non farmi giungere a questo ha cominciato ad allontanarsi da me; ed io cercavo di seguirlo e perciò mi son trovata fuori di me stessa.

Gesù mi è scomparso ed io son rimasta sola. Or trovandomi sola ho girato un poco, e mi son trovata in parti dove in questa stagione fanno la mietitura. Pareva che là succedevano fracassi di guerre, ed io volevo andare per aiutare quelle povere genti; ma i demoni mi impedivano d’andare dove stavano succedendo e per succedere tali cose, e mi battevano acciò non potessi aiutare, ed anche impedire i loro artifizi, ed hanno usata tanta forza da farmi retrocedere indietro.

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