Libro di Cielo - Volume 3°

Aprile 9, 1900 (58)

Il non abbandonarsi in Gesù è un volere usurpare i diritti della sua divinità

Avendo questa mattina fatto la santa comunione, mi trovavo in un mare di amarezze, ché non vedevo il mio sommo bene Gesù. Tutto il mio interno me lo sentivo messo in allarme, quando in un istante si è fatto vedere e mi ha detto, quasi rimproverandomi:

“Non sai tu che il non abbandonarsi in me è un volere usurpare i diritti della mia divinità, facendomi un grande affronto? Perciò abbandonati, quieta il tuo interno tutto in me e troverai la pace, e trovando la pace troverai me stesso”.

Detto ciò, come lampo è scomparso senza farsi più vedere. Ah, Signore, tenetemi voi tutta abbandonata e ben stretta nelle vostre braccia, in modo che non possa mai sfuggire, altrimenti farò sempre delle scappatine!

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