Guarda la mia piccola umanità.

3° - Una voce interna mi diceva: «Figlia mia, poggia la tua testa sul seno della mia Mamma, guarda fin dentro di esso la mia piccola uma­nità: il mio amore mi divorava, gli incendi, gli oceani, i mari immensi dell'amore della mia Divinità m'inondavano, m'incenerivano, alzavano tanto le sue vampe che si alzavano e si estendevano ovunque, a tutte le generazioni, dal primo all'ultimo uomo e la mia piccola umanità era di­vorata in mezzo a tante fiamme. Ma sai tu il mio Eterno Amore che cosa mi vuol far divorare? Ah! Le anime! Ed allora fui contento quando le divorai tutte, restando con me concepite; ero Dio, dovevo operare come Dio, dovevo prendere tutte, il mio amore non mi avrebbe dato pace se escludessi qualcuna.

Ah! figlia mia, guarda bene nel seno della mia Mamma, fissa bene gli occhi nella mia umanità concepita e vi troverai l'anima tua concepita con me, le fiamme del mio amore che ti divorarono. Oh! quanto ti ho amato e ti amo!».

Io mi sperdevo in mezzo a tanto amore, né sapevo uscirmene; ma una voce mi chiamava forte dicendomi: «Figlia mia, ciò è nulla ancora; stringiti più a me, dà le tue mani alla mia cara Mamma affinché ti tenga stretta sul suo seno materno, e tu dà un altro sguardo alla mia piccola umanità concepita e guarda il quarto eccesso del mio amore».

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