L'anno seguente ci sarà la guerra.

Ricordo che ci fu la seconda guerra tra l'Africa e l'Italia ed il be­nedetto Gesù, un giorno, circa nove mesi prima, mi trasportò fuori di me stessa e mi fece vedere una via lunghissima, ripiena di carne umana immersa nel sangue, che a fiumi inondava quella via. Faceva orrore a vedere quei cadaveri esposti all'aria aperta, senza avere neppure chi li seppellisce!

Io tutta spaventata dissi a Nostro Signore: «Che cosa è que­sto?». E lui: «Nell'anno seguente ci sarà la guerra. Se ne servono della carne per offendermi, ed Io sulla loro carne voglio fare le mie giuste ven­dette». Disse altre cose, ma la lunghezza del tempo non me le fa ricor­dare. Ora avvenne che, passato quel periodo di tempo, s'incominciò a sentire che tra l'Africa e l'Italia si faceva guerra. Io pregavo il buon Gesù che risparmiasse tante vittime e che avesse pietà di tante anime che andavano all'inferno.

Una mattina, secondo il solito, mi trasportò fuori di me stessa e vedevo che quasi tutta la gente erano convinti che doveva vincere l'Italia. Mi parve di trovarmi a Roma e vedevo i deputati che tenevano consiglio tra loro del modo come dovevano menare innanzi la guerra per essere sicuri di far vincere l'Italia. Erano tanto gonfi di loro stessi che facevano pietà, ma quel che più mi fece impressione era il vedere che questi tali quasi tutti erano settari, anime vendute al demonio. Che tristi tempi, pareva proprio che regnava il regno satanico, e la loro fiducia anziché metterla in Dio, la mettevano nel demonio. Ora, mentre si stavano consigliando, il mio benedetto Gesù disse a me: «Andiamo a sentire che si dicono». Mi parve d'entrare nel loro circolo insieme con lui. Gesù passeggiava in mezzo a loro e versava lacrime sul misero loro stato. Quando ebbero finito di consigliarsi del modo come dovevano fare, menando vanto d'essere sicuri della vitto­ria, allora Gesù si voltò loro e disse minacciandoli: «Fidate di voi stessi e perciò vi umilierò: questa volta perderà l'Italia!»...

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