capitolo (22)
«Per le visite ed atti di riparazione, tu devi sapere che tutto ciò che feci nel corso dei trentatré anni, dacché nacqui finché morii, lo sto continuando nel Sacramento dell'altare; perciò voglio che mi visiti trentatré volte il giorno, onorando i miei anni ed insieme unendoti con me nel Sacramento con le mie stesse intenzioni, cioè di riparazione, di adorazione... Queste le farai in tutti i tempi. Il primo pensiero della mattina: subito vola innanzi alla custodia dove sono per amore tuo e mi visiti; [lo farai con] l'ultimo pensiero della sera, mentre dormirai la notte, prima e dopo il pasto, in principio d'ogni tua azione, camminando, lavorando».
Mentre così mi diceva, mi vedevo tutta confusa, non sapendo se potevo riuscire a farle; gli dissi: «Signore, Vi prego a starmi insieme finché prendo l'abitudine a farle, ché conosco che con voi tutto posso, ma senza [di voi] che posso fare io, miserabile»? E lui, benignamente soggiungeva: «Sì, sì, ti contenterò! Quando mai ti ho mancato? La tua buona volontà voglio: ché qualunque aiuto tu vuoi, te lo dia». E così faceva.
fonte audio: yahoo/group/ladivinavolonta