Quando ti trovi priva di me voglio che mi visiti trentatré volte al giorno, onorando i miei anni.

«Per le visite ed atti di riparazione, tu devi sapere che tutto ciò che feci nel corso dei trentatré anni, dacché nacqui finché morii, lo sto conti­nuando nel Sacramento dell'altare; perciò voglio che mi visiti trentatré volte il giorno, onorando i miei anni ed insieme unendoti con me nel Sacramen­to con le mie stesse intenzioni, cioè di riparazione, di adorazione... Queste le farai in tutti i tempi. Il primo pensiero della mattina: subito vola innanzi alla custodia dove sono per amore tuo e mi visiti; [lo fa­rai con] l'ultimo pensiero della sera, mentre dormirai la notte, prima e dopo il pasto, in principio d'ogni tua azione, camminando, lavorando».

Mentre così mi diceva, mi vedevo tutta confusa, non sapendo se po­tevo riuscire a farle; gli dissi: «Signore, Vi prego a starmi insieme finché prendo l'abitudine a farle, ché conosco che con voi tutto posso, ma senza [di voi] che posso fare io, miserabile»? E lui, benignamente soggiungeva: «Sì, sì, ti contenterò! Quando mai ti ho mancato? La tua buona volontà voglio: ché qualunque aiuto tu vuoi, te lo dia». E così faceva.

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