VIIIª MEDITAZIONE (2ª parte)

Differenza tra gli atti compiuti nella volontà umana e gli atti fatti nella Divina Volontà

Il fondersi nella Divina Volontà

di Marina D'Ariano 

 

Ogni cosa creata, ogni atto dell’Umanità di Gesù, ogni atto dello Spirito Santificatore, contengono infinito valore ed effetti per il bene di tutti (perché, come abbiamo visto, essi sono animati da una Volontà Divina che ha le stesse qualità della Natura Divina di Dio). Essi contengono Vite Divine ed il divino nutrimento per far crescere in noi queste Vite. E ciò, ovunque: in ogni foglia, in ogni fiore, in ogni raggio di sole, nel cibo che prendiamo. Fondersi nella Divina Volontà e "girare" per le cose in Essa contenute significa proprio riconoscere questo alimento divino (canali di amore, comunicazione, grazia e conoscenza in ogni cosa creata), prendere questo cibo divino, alimentare il seme della Vita Divina che Dio ha deposto in noi, per farlo crescere; e ancora di più, portarlo a tutti e ringraziare e amare Dio per tutti.

(16 Luglio 1924 Vol.17) "… Perciò vieni insieme con me, e giriamo insieme per la terra e per il cielo, affinché deponga in te l'amore che ho fatto uscire da Me per amore delle creature in tutte le cose create, e tu Mi dia il ricambio, ed insieme con Me ama tutti col mio Amore, e daremo Amore a tutti; saremo in due ad amare tutti; non sarò più solo".

Questo Luisa lo faceva continuamente. Luisa si fondeva nel Divin Volere parte per parte: la memoria, l’intelletto, la volontà, i sensi, il respiro, il palpito… E questo è ciò che ogni anima che desidera vivere nella Divina Volontà è chiamata a fare, continuamente.

(16 Febbraio 1921 - Vol.12) "Figlia mia, per entrare nel mio Volere non ci sono vie né porte né chiavi, perché il mio Volere si trova dappertutto, scorre sotto i piedi, a destra e a sinistra, sopra il capo e dovunque. La creatura non deve fare altro che togliere la pietruzza della sua volontà … basta che si voglia e tutto è fatto. Il mio Volere prende l'impegno di tutto e di darle ciò che le manca, e la fa spaziare nei confini interminabili della mia Volontà. Tutto il contrario è per le altre virtù: quanti sforzi ci vogliono, quanti combattimenti, quante vie lunghe! E mentre pare che la virtù le sorrida, (una passione un po' violenta), una tentazione, un incontro inaspettato, la sbalzano indietro e la mettono a far da capo la via".

E l’anima deve farlo sempre. Una volta per tutte non è abbastanza!

(21 Giugno 1923 – Vol. 15)

Differenza che passa tra chi vive nel Divin Volere e chi si trova in Esso solo perché creatura.

(Scrive Luisa) Stavo facendo la mia solita adorazione al Crocifisso mio Bene, dicendogli: "Entro nel tuo Volere, anzi, dammi la tua mano e mettimi Tu stesso nell'immensità della tua Volontà, affinché nulla faccia che non sia effetto del tuo SS. Volere".

Ora, mentre ciò dicevo, pensavo tra me: "Come, la Volontà Divina è da per tutto, già mi trovo in Essa…, ed io dico: entro nel tuo Volere?"

Ma mentre ciò pensavo, il mio dolce Gesù, movendosi nel mio interno, mi ha detto:

"Figlia mia, eppure c'è gran differenza tra chi prega o agisce perché la mia Volontà lo involge e di sua natura si trova da per tutto, e tra chi, di sua volontà, avendo in sé conoscenza di ciò che fa, entra nell'ambiente divino della mia Volontà per operare e pregare. Sai tu che succede? Come quando il Sole riempie la terra della sua luce, ma però non in tutti i punti la luce ed il calore sono uguali; in diversi punti c'è ombra, in altri punti c'è luce diretta ed il calore è più intenso. Ora, chi gode più luce, chi sente più calore: chi sta all'ombra o chi sta nei punti dove la luce non è coperta dall'ombra? Tuttavia non si può dire che dove c'è l'ombra non ci sia la luce; ma però dove non c'è ombra la luce è più viva, il calore è più intenso, anzi i raggi del sole avesse ragione, ed una creatura di sua spontanea volontà si esponesse ai suoi raggi cocenti, ed a nome di tutti gli dicesse: ‘Grazie, o sole, della tua luce e di tutti i beni che fai nel riempire la terra;  per tutti voglio renderti il contraccambio del bene che fai’, quale gloria, onore e compiacimento non riceverebbe il sole? Ora, è vero che la mia Volontà sta dappertutto, ma l'ombra della volontà umana non fa sentire la vivezza della luce, del calore e di tutto il bene che contiene. Invece, col voler entrare nella mia Volontà, l'anima depone la sua e toglie l'ombra del suo volere, e la mia Volontà fa splendere la sua vivida luce, la investe e la trasforma nella stessa luce, e l'anima, inabissata nel mio Volere Eterno, Mi dice:

‘Grazie, o Santo Volere Supremo, della tua Luce e di tutti i beni che fai col riempire Cielo e terra del tuo Eterno Volere; per tutti voglio renderti il contraccambio del bene che fai’.

Ed Io sento tale onore, gloria e compiacimento, che nessun altro gli è eguale.

Figlia mia, quanti mali fa l'ombra della propria volontà! Raffredda l'anima, produce l'ozio, il sonno, l'intorpidimento… Diversamente è chi vive nella luce del mio Volere".

Ma succede davvero?

(27 Gennaio 1925 - Vol.17) Mentre stavo fondendomi nel Santo Volere Divino, pensavo tra me: Prima, quando mi fondevo nel Santo Supremo Volere, Gesù era con me, ed insieme con Lui io entravo in Esso, sicché l'entrare era una realtà; ma adesso io non Lo veggo, sicché non so se entro nell'Eterno Volere o no. Nel formare l'atto dell'ingresso nel Divino Volere mi sento piuttosto come una che recita una lezioncina imparata a memoria, oppure che quelle parole d'ingresso non siano che un modo di dire.

Ora, mentre ciò pensavo, il mio amabile Gesù si è mosso nel mio interno, e prendendomi una mano nella sua, mi spingeva in alto, e mi ha detto:

"Figlia mia, tu devi sapere che, o Mi vedi o non Mi vedi, ogniqualvolta tu ti fondi nella mia Volontà, Io, da dentro il tuo interno, ti prendo una mano per spingerti in alto, e dal Cielo ti do l'altra mia mano, per prenderti l'altra mano e tirarti su, in mezzo a Noi, nell'interminabile nostra Volontà. Sicché stai in mezzo alle mie mani, fra le mie braccia..."

E’ l’atto più importante della nostra vita.

(4 Gennaio 1925 - Vol.17) Avendo compiuto tutta la giornata, stavo pensando tra me: "Che altro mi resta da fare?" E nel mio interno mi son sentito dire: "Tieni da fare la cosa più importante, il tuo ultimo atto di fonderti nella Volontà Divina".

Ond'io mi sono messa, secondo il mio solito, a fondere tutto il mio povero essere nella Volontà Suprema; e mentre ciò facevo mi sembrava che si aprissero i cieli, ed io andavo incontro a tutta la Corte Celeste e tutto il Cielo veniva alla volta mia. Ed il mio dolce Gesù mi ha detto:

"Figlia mia, il fonderti nella mia Volontà è l'atto più solenne, più grande, più importante di tutta la tua vita.

Fonderti nella mia Volontà è entrare nell'ambito dell'Eternità, abbracciarla, baciarla e ricevere il deposito dei beni che contiene la Volontà Eterna. Anzi, come l'anima si fonde nel Supremo Volere, tutti le vanno incontro per comunicare in lei tutto ciò che hanno di beni e di gloria. Gli Angeli, i Santi, la stessa Divinità, tutti comunicano, sapendo che comunicano in quella stessa Volontà in cui tutto è al sicuro. Anzi, l'anima, col ricevere questi beni, coi suoi atti nella Volontà Divina li moltiplica e ridona a tutto il Cielo doppia gloria ed onore. Sicché, col fonderti nella mia Volontà metti in moto Cielo e terra. E' una nuova festa a tutto l'Empireo..."

Cosa dire? Come farlo?

Dopo aver ascoltato queste Verità – quanto sia grande un atto fatto nella Divina Volontà, come sia la cosa che più interessi a Dio, come sia l’atto più importante della nostra vita – se riflettiamo su questo, allora l’entrare nella Divina Volontà, il fonderci nella Divina Volontà diventa e deve diventare parte della nostra vita – un bisogno intimo per vivere. E così, piano piano, scopriamo che ogni cosa creata ("I giri nella Creazione"), ogni atto, parola, pena, di Nostro Signore Gesù e della Nostra Madre Celeste ("I giri nella Redenzione"), e ogni grazia, ispirazione e atto di Santificazione dello Spirito Santo ("I giri nella Santificazione") contengono Vite Divine e l’alimento divino per far crescere in noi queste Vite. Ed allora diventa un bisogno spontaneo il "girare" sempre di più nella Divina Volontà per scoprire in ogni cosa un amore unico e speciale di Dio per ognuno – per me – e per ricambiarlo a nome di tutti.

(17 Maggio 1925 - Vol.17) Luisa: "Il fondermi nel Supremo Volere è per me come una fonte che sorge; ed ogni piccola cosa che sento, che vedo, un'offesa fatta al mio Gesù, mi è occasione di nuovi modi e nuove fusioni nella sua Santissima Volontà".

<