Catechesi sull'importanza delle 24 Ore della Passione di NSGC

Brani tratti dagli Scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta

< 8ª PARTE >


OGNI PENA CHE GESÙ HA SOFFERTO, HA PRODOTTO UNA LUCE NELLA SUA UMANITÀ.

Continuando il mio solito stato, il mio adorabile Gesù si faceva vedere tutto circondato da luce che Gli usciva dal di dentro della Sua SS.ma Umanità, che L’abbelliva in modo da formare una vista incantevole e rapitrice; io sono rimasta sorpresa e mi ha detto: “Figlia mia, ogni pena che soffrii, ogni goccia di Sangue, ogni piaga, preghiera, parola, azione, passo, ecc. produsse una luce nella Mia Umanità, da abbellirMi in questo modo, da tener rapiti tutti i Beati. Ora, l’anima ad ogni pensiero della Mia Passione, compatimenti, riparazioni, ecc. … che fa? Non fa altro che attingere luce dalla Mia Umanità ed abbellirsi alla mia assomiglianza; sicché, un pensiero di più alla Mia Passione sarà una luce di più che le porterà un gaudio eterno”. (Vol. 11 - 13 ottobre 1916)


LE ‘ORE DELLA PASSIONE’ SONO I PICCOLI SORSI DOLCI CHE LE ANIME DANNO A GESÙ.

Stavo facendo le ‘Ore della Passione’ e Gesù benedetto mi ha detto: “Figlia mia, nel corso della Mia Vita mortale, migliaia e migliaia di Angeli corteggiavano la Mia Umanità e raccoglievano tutto ciò che facevo: i passi, le opere, le parole, anche i sospiri, le pene, le gocce del Mio Sangue, tutto insomma. Erano Angeli deputati alla mia custodia, a renderMi onore; ubbidienti, salivano e scendevano dal Cielo ad ogni mio cenno, per portare al Padre ciò che Io facevo. Ora questi Angeli hanno un ufficio speciale; come l’anima fa memoria della Mia Vita, della Passione, delle mie preghiere, si fanno intorno a quest’anima a raccogliere le sue parole, le sue preghiere, i compatimenti che Mi fa, le lacrime, le offerte; le uniscono alle Mie e le portano davanti alla Mia Maestà per rinnovarMi la Gloria della Mia stessa Vita. E’ tanto il compiacimento degli Angeli che, riverenti, stanno a sentire ciò che dice l’anima e pregano insieme a Lei: perciò, con quale attenzione e rispetto l’anima deve fare queste ‘Ore’, pensando che gli Angeli pendono dalle sue labbra per ripetere appresso a lei ciò che essa dice!”

Poi ha soggiunto: “Alle amarezze che le creature Mi danno, queste ‘Ore’ sono i piccoli sorsi dolci che Mi danno le anime, ma di fronte ai tanti sorsi amari che ricevo sono troppo pochi i dolci. Perciò… più diffusione!… più diffusione!” (Vol. 11 - 30 novembre 1916)


A GESÙ RIESCE IMPOSSIBILE NON AMARE CHI LO AMA. GESÙ QUANDO VEDE CHE UN’ANIMA È TUTTA INTENTA A RIPARARLO PER I PECCATORI, LUI PER RICAMBIARLA CHIEDE PERDONO PER LEI.

Ero molto afflitta per la privazione del Mio adorabile Gesù e piangevo amaramente, e siccome stavo facendo le ‘Ore della Passione’, il pensiero mi tormentava col dirmi: “Vedi a che ti hanno giovato le riparazioni per gli altri, a farti fuggire Gesù”, e tanti altri spropositi; e Gesù benedetto, mosso a compassione delle lacrime, mi ha stretto al Suo Cuore e mi ha detto: “Figlia mia, tu sei il pungolo, il Mio Amore si trova alle strette con le tue violenze. Se sapessi quanto soffro a vederti soffrire per causa mia! Ma la Giustizia si vuole sfogare, e le tue stesse violenze Mi costringono a nasconderMi.

E le cose imperverseranno di più… perciò, pazienza! E poi sappi che le riparazioni fatte per gli altri ti hanno giovato moltissimo, perché, riparando per gli altri, tu intendevi fare ciò che ho fatto Io, ed Io riparavo per tutti ed anche per te; chiedevo perdono per tutti, come pure chiedevo perdono per te e per te anche Mi dolevo. Quindi facendo tutto ciò che feci, Io venni a prendere insieme le riparazioni, il perdono, ed il dolore che ebbi per te. Per cui ti potrebbero giovare di più le mie riparazioni, il mio perdono, il mio dolore, o il tuo?

E poi, non Mi faccio mai vincere in amore! Quando vedo che l’anima è tutta intenta per amor mio a ripararMi, ad amarMi, a scusarMi, a chiedere perdono per i peccatori, Io per ricambiarla, chiedo perdono per lei in modo speciale, riparo ed amo per parte sua, e vado abbellendo l’anima con il Mio Amore, con le mie riparazioni e perdono. Perciò, continua a riparare e a non suscitare contese tra te e Me”. (Vol. 11 - 30 dicembre 1916)

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