Catechesi sull'importanza delle 24 Ore della Passione di NSGC

Brani tratti dagli Scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta

< 10ª PARTE >


IL MONDO SI È SQUILIBRATO PERCHÉ HA PERDUTO IL PENSIERO DELLA MIA PASSIONE.

Trovandomi nel solito mio stato, mi son trovata fuori di me stessa. Ho visto il mio sempre amabile Gesù, tutto grondante sangue, con un’orribile corona di spine. A stento mi guardava attraverso le spine, e mi ha detto: 

“Figlia mia, il mondo si è squilibrato perché ha perduto il pensiero della Mia Passione. Nelle tenebre non ha trovato la luce della Mia Passione che lo rischiarava, che gli permetteva di conoscere il Mio Amore - e quante pene Mi costano le anime! –

Poteva rivolgersi ad amare Chi veramente lo ha amato, e la luce della Mia Passione, guidandolo, lo avrebbe messo in guardia da tutti i pericoli. Nella debolezza non ha trovato la forza della Mia Passione che lo sosteneva; nell’impazienza non ha trovato lo specchio della mia pazienza che gli infondeva calma, rassegnazione, per cui vergognandosi di fronte alla mia pazienza, si sarebbe fatto un dovere di dominare sé stesso. Nelle pene non ha trovato il conforto delle pene di un Dio, che sostenendo le sue gli infondeva amore al patire; nel peccato non ha trovato la mia santità, che facendogli fronte gli infondeva odio alla colpa.
Ah! In tutto ha prevaricato l’uomo, perché si è scostato in tutto da Chi poteva aiutarlo, quindi il mondo ha perduto l’equilibrio.

Ha fatto come un bambino che non ha voluto più conoscere la madre, come un discepolo che, sconoscendo il maestro, non ha voluto più sentire i suoi insegnamenti, né imparare le sue lezioni.

Che ne sarà di questo bambino e di questo discepolo? Saranno il dolore di sé stessi, ed il terrore e il dolore della società.

Tale è diventato l’uomo: terrore e dolore, ma dolore senza pietà. Ah! L’uomo peggiora sempre, ed Io lo piango con lacrime di sangue!” (Vol. 12 - 16 maggio 1917)


IL MONDO SI È SQUILIBRATO PERCHÉ HA PERDUTO IL PENSIERO DELLA MIA PASSIONE.

Trovandomi nel solito mio stato, mi son trovata fuori di me stessa. Ho visto il mio sempre amabile Gesù, tutto grondante sangue, con un’orribile corona di spine. A stento mi guardava attraverso le spine, e mi ha detto: 

“Figlia mia, il mondo si è squilibrato perché ha perduto il pensiero della Mia Passione. Nelle tenebre non ha trovato la luce della Mia Passione che lo rischiarava, che gli permetteva di conoscere il Mio Amore - e quante pene Mi costano le anime! –

Poteva rivolgersi ad amare Chi veramente lo ha amato, e la luce della Mia Passione, guidandolo, lo avrebbe messo in guardia da tutti i pericoli. Nella debolezza non ha trovato la forza della Mia Passione che lo sosteneva; nell’impazienza non ha trovato lo specchio della mia pazienza che gli infondeva calma, rassegnazione, per cui vergognandosi di fronte alla mia pazienza, si sarebbe fatto un dovere di dominare sé stesso. Nelle pene non ha trovato il conforto delle pene di un Dio, che sostenendo le sue gli infondeva amore al patire; nel peccato non ha trovato la mia santità, che facendogli fronte gli infondeva odio alla colpa.
Ah! In tutto ha prevaricato l’uomo, perché si è scostato in tutto da Chi poteva aiutarlo, quindi il mondo ha perduto l’equilibrio.

Ha fatto come un bambino che non ha voluto più conoscere la madre, come un discepolo che, sconoscendo il maestro, non ha voluto più sentire i suoi insegnamenti, né imparare le sue lezioni.

Che ne sarà di questo bambino e di questo discepolo? Saranno il dolore di sé stessi, ed il terrore e il dolore della società.

Tale è diventato l’uomo: terrore e dolore, ma dolore senza pietà. Ah! L’uomo peggiora sempre, ed Io lo piango con lacrime di sangue!” (Vol. 12 - 16 maggio 1917)

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