Catechesi sull'importanza delle 24 Ore della Passione di NSGC

Brani tratti dagli Scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta

< 11ª PARTE >


OGNI PAROLA SULLA MIA PASSIONE, PENSIERO, COMPATIMENTO, RIPARAZIONE, TANTE ELETTRICITÀ DI COMUNICAZIONI APRONO TRA ME E L’ANIMA.

Stavo pregando per un’anima moribonda con un certo timore ed ansietà, ed il mio amabile Gesù, venendo mi ha detto: “Figlia mia, perché temi? Non sai tu che ogni parola sulla Mia Passione, pensiero, compatimento, riparazione, ricordo delle mie pene, tante elettricità di comunicazioni aprono tra Me e l’anima? E quindi di tante varietà di bellezze si va adornando l’anima; lei ha fatto le ‘Ore della Passione’, si è vestita del Mio Sangue ed ornata delle Mie Piaghe, ed Io la riceverò come figlia della Mia Passione; questo fiore è cresciuto nel tuo cuore ed Io lo benedico e lo ricevo nel Mio come un fiore prediletto”. E mentre ciò diceva si sprigionava un fiore dal mio cuore e prendeva il volo verso Gesù. (Vol. 12 - 12 luglio 1918)


QUANTO BENE PRODUCE IL PENSARE ALLA PASSIONE DI GESÙ, IN CUI CI SONO TUTTI I RIMEDI AI MALI DELL’UOMO.

Stavo pensando alla passione del mio dolce Gesù, ed Egli nel venire mi ha detto: “Figlia mia, ogniqualvolta l’anima pensa alla Mia Passione, si ricorda di ciò che ho sofferto, mi compatisce, si rinnova in lei l’afflizione delle mie pene, il Mio Sangue sorge per inondarla, le mie piaghe si mettono in via per sanarla se è piagata, o per abbellirla se è sana, e tutti i miei meriti per arricchirla. Il traffico che fa è sorprendente: è come se mettesse al banco tutto ciò che feci e soffrii, e ne riscuotesse il doppio.

Perciò tutto quello che feci e soffrii sta in continuo atto di darsi all’uomo, come il sole sta in continuo atto di dar luce e calore alla terra; il mio operato non è soggetto ad esaurimento. Solo che l’anima lo voglia e quante volte lo vuole, riceve il frutto della Mia Vita. Sicché, se si ricorda venti, cento, mille volte, della Mia Passione, tante volte di più gode gli effetti di Essa. Ma quanto pochi sono quelli che ne fanno tesoro! Con tutto il bene della Mia Passione, si vedono anime deboli, cieche, sorde, mute, zoppe, cadaveri viventi che fanno schifo. Perché? Perché la Mia Passione è messa in oblio; le mie pene, le mie piaghe, il mio Sangue, sono fortezze che tolgono le debolezze; sono luce che danno vista ai ciechi; sono lingua che scioglie le lingue ed apre l’udito; sono via che raddrizza gli zoppi; sono vita che fa risorgere i morti. Tutti i rimedi che ci vogliono per l’umanità, nella mia Vita e Passione ci sono, ma le creature disprezzano la medicina e non si curano dei rimedi, e perciò si vede che con tutta la Mia Redenzione, lo stato dell’uomo perisce, come affetto da una tisi incurabile.

E quello che più Mi addolora è vedere persone religiose che si affaticano per fare acquisto di dottrine, di speculazioni, di storie e, della Mia Passione: nulla! Sicché la Mia Passione molte volte è sbandita dalle Chiese, dalle bocche dei Sacerdoti: il loro parlare è senza Luce e i popoli restano più digiuni di prima”. (Vol. 13 - 21 ottobre 1921)


<< … Mi son trovata fuori di me stessa e, mentre cercavo il mio dolce Gesù, mi son incontrata col Padre Di Francia. Era tutto allegro e mi ha detto: 

“Sai quante belle sorprese ho trovato? Io non credevo, quando stavo sulla terra, sebbene pensavo di avere fatto un bene col pubblicare ‘l’Orologio della Passione’, ma le sorprese che ho trovato sono meravigliose, incantevoli e di una rarità non mai vista. Tutte le parole che riguardano la Passione di Nostro Signore sono cambiate in luce, una più bella dell’altra, tutte intrecciate tra loro e, queste luci crescono sempre. Come le creature fanno le ‘Ore della Passione’, così altre luci si aggiungono alle prime.

Ma quello che mi sorprese di più sono stati i pochi detti pubblicati da me sulla Divina Volontà. Ogni detto scambiato in sole che investendo coi loro raggi tutte le luci, formano tale sorpresa di bellezza che si rimane rapito, incantato. Tu non puoi immaginare come io fui sorpreso nel vedermi in mezzo a queste luci ed a questi soli; come fui contento e ringraziai il nostro sommo Bene Gesù, che mi aveva dato l’occasione e la grazia di farlo. Anche tu ringraziaLo da parte mia”… >> (Vol. 22 - 17 giugno 1927)

<