1. Oh, mio Sole, mio bello!, voglio proprio entrare nel centro, affinché
resti tutta inabissata in questa luce purissima.
2. Vedi quanto ti ho amato? Deh, dammi un po’ di largo nel tuo cuore, togli
tutto ciò che non è mio ché così Mi darai più agio a potermi muovere.
3. Questo mormorio nella tua mente è d’impedimento a farti sentire più
chiara la mia voce, a versare le mie grazie, ad innamorarti veramente di Me.
4. Tu hai ragione che non puoi niente; non temere, farò Io il tutto, dammi
la tua volontà e ciò Mi basta!
5. Imita Me quando stavo nella casa di Nazareth! Tutto chiamava Dio, tutto
si operava per Dio e tutto a Lui si riferiva. Perché non potresti tu fare altrettanto?
6. Gli chiedevo aiuto e grazia di poter fare ciò che Lui voleva, ché da me
sola non sapevo fare altro che male.
7. M’insegnò il modo come amare le creature senza discostarmi da Lui; cioè,
col mirare le creature come immagine di Dio.
8. Promettimi d’essere fedele ed Io verserò in te tali e tante grazie da
restarne tu stessa meravigliata.
9. Voglio fare di te una mia perfetta immagine. Io stesso t’insegnerò un
poco per volta il modo come fare.
10. Per fare che nel tuo cuore Io versassi le mie grazie, voglio proprio
farti capire che da te niente puoi.
11. Io mi guardo assai bene da quelle anime che attribuiscono a loro stesse
ciò che fanno, volendomi fare tanti furti delle mie grazie.
12. A quelle tali che conoscono se stesse, Io sono largo di versare a
torrenti le grazie mie.
13. Tu ti starai vicina a Me come un bambino, pregandomi sempre che ti
assista, che ti aiuti, confessandomi sempre il tuo nulla, insomma, aspettando tutto da Me.
14. Nel venire in me faceva festa per il contento che ne sentiva nel
vedermi così annientata.
15. Non facevo altro che pensare ai miei peccati. Non facevo altro, quando
mi trovavo con Lui, che dirgli la pena che sentivo per averlo offeso.