SECONDO MISTERO della GIOIA 

La Visita di Maria SS. a S. Elisabetta 


Rimanendo in Te, Divina Volontà, seguo la Vergine Maria che, sentendosi Madre di Gesù, va in cerca di cuori da santificare. Sono presente all'incontro con Elisabetta ed il piccolo Giovanni santificato nel grembo della madre sua.

La Vergine SS. poté operare tanti prodigi nell'incontro con l’anziana parente Elisabetta perché la Divina Volontà possedeva in Lei il suo posto regio. La Divina Volontà fa cose grandi ed inaudite ovunque Essa regna.

“Se anche tu - ci invita la dolce Madre - lascerai regnare il Divin Volere nell’anima tua, diverrai tu pure la portatrice di Gesù alle creature, sentirai anche tu l’irresistibile bisogno di darLo a tutti!”

Mamma Santa, eccomi attenta al tuo racconto.

“Figlia mia, partii dunque da Nazareth accompagnata da San Giuseppe, affrontando un lungo viaggio e valicando montagne per andare a visitare nella Giudea Elisabetta che, a tarda età, era miracolosamente diventata madre.

Premurosamente mi recai alla casa di Elisabetta. Essa mi venne incontro festante. Al saluto che le diedi, successero fenomeni meravigliosi. Il mio Piccolo Gesù esultò nel mio seno e fissando coi raggi della propria Divinità il piccolo Giovanni nel seno della madre sua, lo santificò, gli diede l’uso di ragione e gli fece conoscere che Egli era il Figlio di Dio. Giovanni allora sussultò così fortemente di amore e di gioia, che Elisabetta si sentì scossa; colpita anch'essa dalla luce della Divinità del Figlio mio, conobbe che io ero diventata la Madre di Dio e, nell'enfasi del suo amore, tremebonda di gratitudine, esclamò: ‘Donde a me tanto onore, che la Madre del Signore mio venga a me?’

Io non negai l’altissimo mistero, anzi lo confermai umilmente, inneggiando a Dio col canto del Magnificat.

Figlia mia, chi potrà mai dirti quanto bene abbia recato la mia visita ad Elisabetta, a Giovanni, a tutta quella casa? Ognuno restò santificato, pieno d’allegrezza, avvertì gioie insolite, comprese cose inaudite e Giovanni, in particolare, ricevette tutte le grazie che gli erano necessarie per prepararsi ad essere il Precursore del Figlio Mio”.

Mamma mia, voglio rinchiudermi in Te per poter rimanere col mio Piccolo Gesù e tenerGli compagnia. Ma io vedo che il mio Bambinello già incomincia a soffrire nel tuo seno tante agonie e tante morti quante sono le ripulse che l’uomo oppone alla Volontà Divina ed osservo che Tu, Madre dolcissima, vorresti subito prendere su di Te tutte queste morti per soddisfare la Suprema Volontà.

O Gesù, io mi sento straziare il cuore vedendoTi agonizzare così piccino ancora, perciò mio tenero Bambinello, voglio dar tante volte vita al FIAT Divino nell'anima mia quante sono le volte che le creature l’hanno respinto, altrettante voglio far morire il mio volere quante sono le volte in cui esse diedero vita alla loro propria volontà. Sì, io voglio far scorrere il flusso della Tua stessa Volontà Divina nella tua piccola Umanità, affinché l’agonia e la pena di morte che Tu soffri sia meno straziante. Voglio contemplare tutte le tue pene, per suggellarle col mio Ti amo, Ti benedico, Ti ringrazio.

Caro mio Piccino Gesù, voglio portare la vita della Tua Volontà nell'angusto carcere della tua prima dimora sulla terra, per diradare le tenebre in cui Ti trovi; voglio imprimere il mio bacio, il mio Ti amo sulle tenere tue membra costrette all’immobilità, per chiederTi, per i meriti di queste tue stesse sofferenze, che il Tuo Voler Divino abbia moto nelle creature e, mediante la sua Luce, ponga in fuga la notte dell’umano volere e formi il giorno perenne del Tuo FIAT. Per ottenere il mio intento, io chiamo in mio aiuto tutti gli atti della Tua Volontà Divina, chiamo il Cielo con l’esercito delle sue stelle intorno a Te, chiamo il sole con la forza della sua luce e del suo calore, il vento con l’impetuosità del suo impero, il mare con le sue onde fragorose, chiamo la Creazione tutta; animando ogni cosa con la mia voce, io voglio offrirTi in nome di tutti il Regno del Tuo FIAT Divino.

Pater, 10 Ave, Gloria

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