Signore, apri le mie labbra e la Tua Volontà in me preghi e lodi.

Mio Gesù, entro nel mare immenso della tua Volontà, fisso la mia volontà nella Tua e Ti chiedo la tua Volontà come Vita mia, come Vita di ogni mio atto, interno, esterno, volontario, involontario. Che tutto sia nella tua Divina Volontà, Signore, per darTi il ricambio di amore, adorazione, gloria, come se tutte le creature Ti dessero questo contraccambio completo.

Gesù, Ti amo con la Tua Volontà!

Vieni, Divina Volontà, a pregare in me e poi offri questa preghiera a Te, come mia, per soddisfare alle preghiere di tutti e per dare al Padre la gloria che dovrebbero darGli tutte le creature.

E Tu, Mamma Santa, porgi la mano alla tua piccola figlia e fammi valicare il mare del tuo amore affinché, col tuo stesso amore, io possa più facilmente chiedere che venga il Regno del FIAT Divino.

Faccio mia la tua adorazione al mio Creatore; faccio mie le tue preghiere, le tue suppliche e i tuoi sospiri per chiedere per mezzo loro il Regno del FIAT Divino.

Mamma mia, come Tu attirasti il Verbo dal Cielo per farLo scendere sulla terra nel tuo seno, così fa’ muovere il FIAT Supremo dalla sua Sede Celeste perché venga a regnare sulla terra in tutte le creature.

“Vieni, o Volere Supremo, a regnare sulla terra! Investi tutte le generazioni! Vinci e conquista tutti!”

- O Dio, vieni a regnare in noi!

- Signore, venga presto il Tuo Volere! 

Gesù, credo nel Tuo Amore verso di me. Prendo tutto e tutti nella Tua Volontà, perché Ti amo; e voglio amarTi, lodarTi, glorificarTi, ringraziarTi, benedirTi, ripararTi, adorarTi, per me e per tutti, nel Tuo Divino Volere, per la Tua maggiore gloria e per la santificazione universale.


PRIMO MISTERO della GIOIA 

L'Annuncio dell'Arcangelo Gabriele a Maria Santissima

Ti seguo, o Divina Volontà, nel Concepimento del Verbo e, stando in Te, faccio compagnia al piccolo Prigioniero Gesù nel seno della Mamma sua.

Girando negli atti del Fiat della Redenzione scopriamo quanto importante sia per ognuno di noi il fare ed il vivere di Volontà Divina.

“Fammi pronunziare il mio ‘Fiat’ sull’anima tua - ci chiede la Vergine-Madre Maria SS. -  Ma per far ciò, voglio il tuo ‘fiat’. Sempre in due si fanno le opere più grandi. Dio stesso non voleva fare da solo, ma volle me insieme, per formare il gran prodigio dell’Incarnazione, e nel mio ‘Fiat’ e nel Loro si formò la vita dell’Uomo Dio, si aggiustarono le sorti dell’umano genere, il Cielo non fu più chiuso e tutti i beni vennero racchiusi in mezzo ai due ‘Fiat’. Perciò, pronunciamoli insieme: ‘Fiat! Fiat!’ e nel mio amore materno chiuderò in te la vita della Divina Volontà”.

Mamma Santa, eccomi sulle tue ginocchia materne per apprendere le tue lezioni divine. Le tue parole dolcissime come balsamo sanino le ferite della mia misera volontà umana e, scendendo potenti nel mio cuore, formino una nuova creazione, per formare il germe della Divina Volontà nell'anima mia. Ascolto con attenzione i tuoi insegnamenti:

“Figlia mia, ascoltami dunque. Nel trascorrere della mia vita in Nazareth, il FIAT Divino continuava ad allargare in me il suo Regno; se ne serviva dei più piccoli atti miei, anche dei più indifferenti, qual era il mantenere l’ordine nella piccola casetta, accendere il fuoco, spazzare, e tutti quei servizi che si usano nelle famiglie, per farmi sentire la sua vita palpitante nel fuoco, nell'acqua, nel cibo, nell'aria che respiravo; ed investendoli, formava sopra i miei piccoli atti mari di luce, di grazia, di santità, perché dove regna il Divin Volere, ha la potenza di formare, dai piccoli nonnulla, nuovi cieli di bellezza incantevole, perché Esso, essendo immenso, non sa fare cose piccole, ma con la sua potenza avvalora i nonnulla e ne forma le cose più grandi, da far strabiliare cieli e terra. Tutto è santo, tutto è sacro, per chi vive di Volontà Divina.

Io vedevo il Cielo aperto ed il Sole del Verbo Divino alle sue porte, come per guardare su chi doveva prendere il suo volo, per rendersi celeste prigioniero di una creatura. Le Divine Persone della Trinità Sacrosanta guardavano la terra non più come estranea a Loro, perché c’era la piccola Maria che, possedendo la Divina Volontà, aveva formato il Regno Divino, dove il Verbo poteva scendere sicuro, come nella sua propria abitazione, nella quale trovava il Cielo ed i tanti soli dei tanti atti di Volontà Divina fatti nell'anima mia. La Divinità rigurgitò d’amore e, togliendosi il manto di Giustizia che da tanti secoli aveva tenuto con la creatura, le Divine Persone si coprirono con il manto di misericordia infinita e decretarono tra Loro la discesa del Verbo.

La Mamma tua si sentiva incendiata d’amore e facendo eco all'amore del Mio Creatore, volevo formare un solo mare d’amore, affinché scendesse in esso il Verbo sulla terra. Le mie preghiere erano incessanti e, mentre pregavo nella mia stanzetta, un Angelo venne spedito dal Cielo come messaggero del gran Re; mi si fece davanti ed inchinandosi mi salutò: ‘Ave, o Maria, Regina nostra; il FIAT Divino ti ha riempita di grazia. Già ha pronunziato il Fiat che vuol scendere; già è dietro le mie spalle; ma vuole il tuo Fiat per formare il compimento del Suo Fiat’.

Ad un annuncio sì grande, da me tanto desiderato, ma che non avevo mai pensato di essere io la eletta, io restai stupita ed esitai un istante; ma l’Angelo del Signore mi disse: ‘Non temere, Regina nostra, Tu hai trovato grazia presso Dio. Tu hai vinto il Tuo Creatore; perciò, per compiere la vittoria, pronunzia il tuo Fiat.

Io pronunciai il Fiat, ed oh, meraviglia! I due Fiat si fusero insieme, ed il Verbo Divino scese in Me. Il mio Fiat, avvalorato dallo stesso valore del Fiat Divino, formò dal germe della mia umanità, la piccina, piccina Umanità che doveva racchiudere il Verbo e così fu compiuto il gran prodigio dell’Incarnazione.

Oh potenza del Fiat Supremo! Tu mi innalzasti tanto da rendermi potente, fino a poter creare io in me quell'Umanità che doveva racchiudere il Verbo Eterno, che cieli e terra non potevano contenere! I cieli si scossero e tutta la Creazione si atteggiò a festa e, tripudiando di gioia, echeggiavano intorno la casetta di Nazareth, per dare gli omaggi e gli ossequi al Creatore umanato e, nel loro muto linguaggio dicevano: ‘Oh, prodigio dei prodigi! L’Immensità Si è rimpicciolita, la Potenza Si è resa impotente, la sua Altezza inarrivabile Si è abbassata fino nell'abisso del seno di una Vergine, e nel medesimo tempo è restato Piccolo ed Immenso, Potente ed Impotente, Forte e Debole!’

Sovrana Mamma mia, agli atti tuoi unisco i miei per formarne di tutti uno solo e per chiedere insieme a Te l’avvento del Regno del Volere Divino.

Mentre considero il concepimento del Verbo, nascondo nel tuo seno materno il mio continuo Ti amo e tutte le mie pene per rendere ardente omaggio al Figlio di Dio. Per quel medesimo smisurato amore che Lo fece discendere dal Cielo nella piccola prigione del tuo seno, offrendogli tutti i suoi atti uniti ai miei, io Gli chiedo di concederci presto il Regno della Sua Volontà Divina.

Regina del Divino Volere prendimi sulle tue ginocchia materne e insegnami a vivere solo di Volontà Divina.

“Quante sorprese in questo Volere sì Santo!

E quello che è più, aspetta la creatura per tenerla a giorno delle sue opere, per farle conoscere quanto l’ama e per farle un dono di quello che fa”. 

Pater, 10 Ave, Gloria.

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