Libro di Cielo - Volume 19°

Giugno 26, 1926 (30)

Chi possiede la Volontà Divina opera in modo universale e possederà la gloria universale.

Stavo, secondo il mio solito, facendo i miei soliti atti nel Voler Supremo, cioè abbracciando tutto, creazione, redenzione e tutti, per potere ridare al mio Creatore il ricambio dell’amore e della gloria che tutti gli devono. Ed il mio dolce Gesù, movendosi nel mio interno, mi ha detto:

“Figlia mia, la piccola figlia della mia Volontà non solo deve pensare ed occuparsi [di] come difendere i diritti universali del suo Creatore, ricambiarlo dell’amore e della gloria che tutti gli devono come se fossero uno solo, in modo che tutto deve trovare in lei, perché la nostra Volontà coinvolge tutto e tutti e chi vive in essa possiede i modi universali, perciò tutto può darci e di tutto possiamo rifarci; ma come Figlia nostra deve difendere i diritti della Sovrana Regina.

Lei operò in modo universale e perciò ebbe un amore, una gloria, una prece, una riparazione, un dolore per il suo Creatore, e per tutti e per ciascuna creatura. Lei non si fece sfuggire nessun atto che le creature dovevano al loro Creatore e, rinchiudendo tutti nel suo materno cuore, amava in modo universale tutti e ciascuno. Sicché in lei trovammo tutta la nostra gloria; non ci negò nulla, non solo quello che spettava a lei direttamente di darci, ma ci dette quello che le altre creature ci negarono. E per farla da[1] Madre magnanima, amantissima, che si sviscera pei suoi propri figli, generò tutti nel suo cuore dolente. Ogni fibra di esso era un dolore trafiggente in cui doveva [dare] la vita a ciascun figlio suo, fino a giungere al colpo fatale della morte del suo Figlio Dio. Il dolore di questa morte mise il suggello della rigenerazione della vita ai novelli figli di questa Madre dolente.

Ora una Vergine Regina che tanto ci ha amati, difese tutti i nostri diritti; una Madre sì tenera che ebbe amore e dolore per tutti, merita che la nostra piccola neonata del nostro Supremo Volere, l’ami per tutti, la ricambi di tutto, ed abbracciando tutti i suoi[2] atti nel nostro Volere, vi metti il tuo unito al suo, perché essa è inseparabile da noi; la gloria sua è la nostra, la nostra è la sua, molto più che il nostro Volere mette tutto in comune”.

Ond’io son rimasta, nel sentire ciò, un po’ confusa e come se non sapessi fare ciò che Gesù mi diceva lo pregavo che mi desse la capacità di farlo. E Gesù riprendendo il suo dire mi ha detto:

“Figlia mia, il mio Volere contiene tutto, e come geloso conserva tutti gli atti suoi come se fossero uno solo, così conserva tutti gli atti della Sovrana Regina come se fossero tutti suoi, perché [lei] tutto fece in esso; quindi il mio stesso Volere te lo farà presente.

Ora tu devi sapere che chi ha fatto bene a tutti e ha amato tutti ed ha operato in modo universale per Dio e per tutti, tiene i diritti, e con giustizia, su tutto e sopra di tutti. L’operare in modo universale è il modo divino, e la mia Mamma celeste potette operare sui modi del suo Creatore, perché possedeva il Regno della nostra Volontà. Ora lei, avendo operato nel nostro Supremo Volere, tiene i diritti dei possedimenti che formò nel nostro regno. E chi altro la potrà contraccambiare, se non chi vive nello stesso regno? Perché solo in questo regno c’è l’operato universale, l’amore che tutti ama, che tutto abbraccia e [al quale] nulla sfugge.

Ma tu devi sapere che chi possiede il Regno della mia Volontà in terra tiene diritto alla gloria universale in cielo, e questo in modo connaturale e semplice. La mia Volontà abbraccia tutto e coinvolge tutti, sicché chi la possiede, da essa escono tutti i beni uniti alla gloria che questi beni contengono, e mentre da lei esce la gloria universale, la riceve. E ti par poco possedere la gloria universale nella patria celeste?

Perciò sii attenta; il Regno del Supremo Volere è ricchissimo, ci sono le monete che sorgono. Perciò tutti aspettano da te, anche la mia Mamma vuole il ricambio dell’amore universale che ebbe per tutte le generazioni. E a te per ricambio, nella patria celeste ti toccherà la gloria universale, retaggio solo di chi avrà posseduto il Regno della mia Volontà sulla terra”.

 



[1] farla da, cioè essere

[2] della Vergine Regina

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