Libro di Cielo - Volume 19°

Maggio 6, 1926 (18)

Come quelli che vivono nel Voler Divino sono i primi innanzi a Dio e formano la sua corona.

Stavo secondo il mio solito, fondendomi nel Santo Voler Divino e pregavo la Mamma celeste, che [era] insieme con me, che mi desse la sua mano, affinché guidata da lei potessi ricambiare il mio Dio di tutto quell’amore, di quell’adorazione e gloria che tutti gli devono. Ora mentre ciò dicevo, il mio amato Gesù si è mosso nel mio interno e mi ha detto:

“Figlia mia, tu devi sapere che i primi innanzi alla Maestà Suprema sono quelli che sono vissuti nel mio Volere e che mai [sono] usciti dalla mia Volontà. La mia Mamma venne nel mondo dopo quattromila anni, eppure innanzi a Dio fu prima d’Adamo. I suoi atti, il suo amore, stanno nel prim’ordine delle creature, sicché sono gli atti suoi prima di tutti gli atti delle creature, perché fu essa la più vicina a Dio, vincolata coi vincoli più stretti di santità, d’unione e di somiglianza, e col vivere nel nostro Volere i suoi atti si rendevano inseparabili dai nostri, e ciò che è inseparabile si rendono gli atti i più vicini, come cosa connaturale, al suo Creatore.

Il prima ed il dopo nella nostra Volontà non esiste, ma tutto è come atto primo. Perciò chi vive nella mia Volontà, ad onta che venisse ultima, è sempre prima di tutto. Sicché non si guarderà l’epoca in cui le anime uscivano alla luce del tempo, ma si guarderà se la vita della mia Volontà è stata in esse come centro di vita regnante e dominante in tutti i loro atti, come regna e domina nel seno della Divinità. Queste saranno le prime; i loro atti fatti nel nostro Volere si eleveranno su tutti gli atti delle altre creature e tutti resteranno dietro. Perciò queste anime saranno la nostra corona.

Vedi, come tu chiamavi la mia Mamma nel mio Volere per ricambiarmi dell’amore, dell’adorazione e gloria, il mio Volere vi ha unite insieme e l’amore, la gloria, l’adorazione che faceva la Sovrana Regina sono diventati atti tuoi, ed i tuoi della mia Mamma. La mia Volontà tutto ha messo in comune, e gli uni si sono resi inseparabili dagli altri, ed io sentivo in te la voce della mia Mamma, il suo amore, la sua adorazione, la sua gloria, e nella mia Mamma sentivo la voce tua che mi amava, mi adorava, mi glorificava. Come mi sentivo felice nel sentire e trovare la Mamma nella figlia, la figlia nella Mamma!

La mia Volontà unisce tutti e tutto; non sarebbe vero vivere nel mio Volere né operato della mia Volontà, se tutto ciò che ad essa appartiene e tutto il suo eterno operato non [lo] accentra nell’anima che vive in essa e [nella quale] tiene il suo regno e dominio. Se ciò non fosse, il Regno della mia Volontà sarebbe un regno diviso, ciò che non può essere perché la mia Volontà unisce tutto insieme il suo operato e ne fa un atto solo; e se si dice che crea, redime, santifica ed altro, sono gli effetti di quell’atto solo che mai cambia azione. Perciò il vivere nel mio Volere, la sua origine, è eterna, inseparabile dal suo Creatore e da tutti quelli in cui la mia Volontà ha tenuto il suo regno ed il suo dominio”.

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