17° Volume - Agosto 14, 1924 (9)

“L’operato della mia Volontà contiene la potenza creatrice”.

Stavo pensando tra me: “Vorrei girare sempre nel suo Volere Divino, vorrei essere come una rotella del­l’orologio che gira sempre senza fermarsi mai...”.

Ma mentre ciò pensavo, il mio dolce Gesù si è mosso nel mio interno e mi ha detto: “Figlia mia, vuoi girare sempre nel mio Volere? Oh, come volentieri e con che amore voglio che tu giri sempre nel mio Volere! L’ani­ma tua sarà la rotella, la mia Volontà ti darà la corda per farti velocemente girare senza mai fermarti; la tua intenzione sarà il punto di partenza [di] dove vuoi andare, qual via vuoi prendere, se nel passato, oppure nel presente, o vuoi dilettarti nelle vie future; a tua libera scelta, mi sarai sempre cara e mi darai sommo diletto, qualunque punto di partenza tu prenda”.

Poi ha soggiunto: “Figlia carissima della mia Volontà, l’operato della mia Volontà contiene la potenza creatrice. Vedi, tutto ciò che fece la mia umanità stando in terra, e giacché il tutto fu fatto nella Volontà suprema, contiene in tutto questa potenza creatrice, tanto che, come sta un sole sempre in atto, sempre pieno di luce e di calore, senza mai diminuire né crescere nel suo pieno splendore, come da Dio fu creato, così tutto ciò che io feci, tutto sta in atto; e come il sole è di tutti e di ciascuno, così il mio operato, mentre è uno, è di tutti e di ciascuno; anzi, i miei pensieri formano la corona a ciascuna intelligenza creata; i miei sguardi, le mie parole, le mie opere, i miei passi, i palpiti miei, le mie pene, si for­mano corona degli sguardi, delle parole, delle opere, delle pene, ecc., delle creature. Potrei dire che, come corona, sono a guardia di tutto ciò che fa la creatura.

 

Ora, se la creatura pensa nella mia Volontà, la corona dei miei pensieri si apre e rinchiude nei miei i pensieri di essa; e così le creature, prendendo parte alla potenza creatrice, fanno presso Dio e presso di tutti l’ufficio della mia intelligenza. Così, se guardi, se parli, se pensi, se preghi, se operi nella mia Volontà, i miei sguardi, le mie parole, i miei pensieri, le mie preghiere, le mie opere, formano il posto per ricevere tutte queste tue azioni, e formando una sola corona fanno l’ufficio dei miei sguardi e delle mie parole, e così di tutto il resto. Le ani­me che vivono nella mia Volontà sono le mie vere ripetitrici, le mie inseparabili immagini riprodotte in loro ed assorbite di nuovo in me, per fare che tutto ciò che fanno, resti col suggello che sono opere mie, e continuano il mio stesso ufficio”.