Agosto 19, 1918 (60)
Trovandomi nel solito mio stato, il mio sempre amabile Gesù si faceva vedere nel mio interno come dentro un cerchio di luce, e guardandomi mi ha detto:
“Guardiamo: che abbiamo fatto di bene oggi?” E guardava e guardava. Io credo che quel cerchio di luce fosse la sua Santissima Volontà, e che essendomi unita io con la sua Santissima Volontà diceva così; ed ha soggiunto:
“In qualche modo io sono stanco per le nefandezze dei sacerdoti, non ne posso più, vorrei farli finiti. Oh, quante anime devastate, quante deturpate, quante idolatrate! Servirsi delle cose sante per offendermi è il mio dolore più acerbo, è il peccato più esecrabile, è l’impronta della totale rovina, che attira le più grandi maledizioni e spezza qualunque comunicazione tra il cielo e la terra. Questi esseri vorrei sradicarli dalla terra; perciò i castighi continueranno e si moltiplicheranno, la morte devasterà i paesi, molte case e strade scompariranno, non ci sarà chi le abiti; il lutto, la desolazione regnerà ovunque”.
Io l’ho pregato e ripregato, ed essendosi trattenuto con me una buona parte della notte, era tanto sofferente che mi sentivo spezzare il cuore per il dolore, ma spero che il mio Gesù si plachi.
fonte audio: yahoo/group/ladivinavolonta