Libro di Cielo - Volume 12°

Marzo 26, 1918 (39) 

Chi opera nella Divina Volontà acquista nuova bel­lezza.

Continuando il mio solito stato, cercavo di fondermi nel Divin Volere, ed il mio dolce Gesù mi ha detto:

“Figlia mia, ogni qual volta l’anima entra nel mio Vo­lere e prega, opera, soffre, ecc., tante nuove bellezze di­vine acquista. Sicché un’atto in più o in meno fatto nella mia Volontà è una bellezza di più o di meno che l’anima acquista; non solo, ma in ogni atto in più che fa nella mia Volontà prende una fortezza, una sapienza, un amo­re, una santità, ed altro, divini in più. E mentre prende le qualità divine, lascia le umane; anzi operando nel mio Volere l’umano resta come sospeso, ed agisce e prende luogo la vita divina, ed il mio amore ha lo sfogo di prendere attitudine nella creatura”. 

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