Libro di Cielo - Volume 12°

Marzo 28, 1917 (3)

Il ti amo di Gesù. L’atto immediato con lui.

Continuando il mio solito stato, appena si faceva ve­dere il mio sempre amabile Gesù, ma tanto afflitto che faceva pietà; ed io gli dicevo: “Che hai, Gesù?” E lui: “Figlia mia, ci saranno e succederanno cose impreviste e all’improvviso, e scoppieranno rivoluzioni da per tut­to. Oh, come peggioreranno le cose!” E tutto afflitto è rimasto in silenzio.

Ed io: “Vita della mia vita, dimmi un’altra parola”. E Gesù come se mi alitasse ha soggiunto: “Ti amo”. Ma in quel ti amo pareva che tutti e tutte le cose ricevessero nuova vita. Ed io ho ripetuto: “Gesù, dì un’altra parola ancora”. E lui:

“Parola più bella non potrei dirti che un ti amo, e questo mio ti amo riempie cielo e terra, circola nei santi, e ricevono nuova gloria; scende nei cuori dei viatori, e chi riceve grazia di conversione e chi di santificazione; penetra in purgatorio e come benefica rugiada piove sulle anime, e ne sentono refrigerio. Gli stessi elementi si sentono investire di nuova vita nel fecondare, nel crescere; sicché tutti avvertono il ti amo del tuo Gesù. E sai quando l’anima si attira un mio ti amo? Quando fon­dendosi in me prende l’attitudine divina e sperdendosi in me fa tutto ciò che faccio io”.

Ed io: “Amor mio, molte volte riesce difficile tener sempre quest’attitudine divina”. E Gesù:

“Figlia mia, ciò che l’anima non può fare sempre coi suoi atti immediati in me, può supplire con l’attitudine della sua buona volontà, ed io la gradirò tanto che mi fa­rò vigile sentinella d’ogni pensiero, d’ogni parola, d’o­gni palpito, ecc, e me li metterò in corteggio dentro e fuori di me, guardandoli con tale amore, come frutto del buon volere della creatura. Quando poi l’anima fon­dendosi fa i suoi atti immediati con me, allora mi sento tanto tirato verso di essa, che faccio insieme ciò che essa fa e trasmuto in divino l’operato della creatura. Io faccio conto di tutto e premio tutto, anche le più piccole cose ed anche un’atto buono solo di volontà non resta defraudato nella creatura”.

<          >