Libro di Cielo - Volume 12°

Settembre 18, 1917 (19)

Effetti della costanza nel bene.

Continuando il mio solito stato, me lo passavo in pene, molto più che la mia Mamma celeste si era fatta vedere piangere; ed avendo domandato: “Mamma mia, perché piangi?”, mi ha detto:

“Figlia mia, come non debbo piangere, se il fuoco della giustizia divina vorrebbe divorare tutto? Il fuoco delle colpe divora tutto il bene delle anime, ed il fuoco della giustizia vuole distruggere tutto ciò che appartiene alla creatura; e vedendo che il fuoco corre, piango. Per­ciò prega, prega”.

Onde mi lamentavo con Gesù delle sue privazioni; mi pareva che senza di lui non ne potevo più. Ed il mio amabile Gesù, mosso a compassione della povera anima mia, è venuto e trasformandomi in lui mi ha detto:

“Figlia mia, pazienza. La costanza nel bene mette tutto in salvo. Anzi ti dico che quando tu ti privi di me, lotti tra la vita e la morte per il dolore di essere priva del tuo Gesù, e con tutto ciò sei costante nel bene e nulla trascuri, non fai altro che premere te stessa, e nel pre­mere esce l’amor proprio, le naturali soddisfazioni; la natura resta come disfatta e rimane un succo tanto puro e dolce che io con tanto gusto prendo, che mi rad­dolcisco, e ti guardo con tanto amore e tenerezza da sentire le tue pene come se fossero mie. Così se sei fredda, arida ed altro, e sei costante, tante premute di più dai a te stessa e più succo formi per il mio cuore amareggiato. 

Succede come ad un frutto spinoso e di corteccia dura, ma dentro contiene una sostanza dolce ed utile. Se la persona è costante nel togliere le spine, nel premere quel frutto, ne estrarrà tutta la sostanza del frutto e ne gusterà il bello di quel frutto. Sicché il povero frutto è restato vuoto del bello che conteneva, anzi le spine e la corteccia sono state gettate. Così l’anima, nel freddo, nelle aridità, getta a terra le soddisfazioni naturali, si svuota di sé stessa e con la costanza preme se stessa, e l’anima resta col frutto puro del bene, ed io ne gusto il dolce. Sicché se sei costante, tutto ti servirà a bene, ed io appoggerò con sicurezza le mie grazie”. 

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