Libro di Cielo - Volume 4°

Marzo 30, 1901 (61)

Gesù le parla della Divina Volontà e della perseveranza.

Continuando lo stato di privazione, mi sentivo come un tedio ed una stanchezza della mia povera situazione, e la mia povera natura voleva liberarsi da detto stato. Il mio adorabile Gesù avendo di me compassione, è venuto e mi ha detto:

“Figlia mia, come ti ritiri dal mio Volere, così incominci a vivere di te stessa; invece se starai fissa nella mia Volontà vivrai sempre di me medesimo, morendo affatto a te stessa”.

Poi ha soggiunto: “Figlia mia, abbi pazienza, rassegnati in tutto alla mia Volontà, e non per poco, ma sempre, sempre, perché la sola perseveranza nel bene è quella che fa conoscere se l’anima è veramente virtuosa, essa sola è quella che unisce tutte le virtù insieme; si può dire che la sola perseveranza unisce perpetuamente Dio e l’anima, virtù e grazie, e come catena vi si pone d’intorno e legando tutto insieme vi forma il nodo sicurissimo della salvezza; ma dove non c’è perseveranza c’è molto da temere”.

Detto ciò è scomparso.

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