Libro di Cielo - Volume 4°

Novembre 22, 1900 (36)

Gesù si mette al posto del cuore. Le dice il cibo che vuole da lei.

Continua a farsi vedere il mio adorabile Gesù; questa mattina avendo fatta la comunione lo vedevo nel mio interno, e i due cuori tanto immedesimati che parevano tutt’uno. Il mio dolcissimo Gesù mi ha detto:

“Oggi ho deciso di restituirti, invece del cuore, me stesso”.

In questo mentre ho visto che Gesù prendeva posto a quel punto dove sta il cuore, e da dentro Gesù ricevevo la respirazione e sentivo il palpito del cuore. Come mi sentivo felice vivendo in questa posizione! Dopo ciò ha soggiunto:

“Avendo io preso [il] posto del cuore, ti conviene tenere un cibo sempre preparato come nutrirmi; il cibo sarà il mio Volere e tutto ciò di cui ti mortificherai e priverai per amor mio”.

Ma chi può dire tutto ciò che nel mio interno è passato tra me e Gesù? Credo meglio tacere, altrimenti mi sento come se dovessi guastare, non essendo la mia lingua dirozzata bene a parlare di grazie sì grandi, che il Signore ha fatto all'anima mia. Non mi resta altro che ringraziare il Signore che ha riguardo per un’anima così miserabile e peccatrice.

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