Libro di Cielo - Volume 4°

Ottobre 22, 1900 (23)

Dubbi di Luisa sulle cose che le succedono, lei vuol sapere se sono di Dio o del demonio. L’ubbidienza non ha ragione umana, la sua ragione è divina.

Questa mattina mi trovavo tutta oppressa e con timore che non fosse Gesù benedetto che operasse in me, ma il demonio; ma con tutto ciò non mi sapevo contenere di cercarlo e desiderarlo, sebbene quando appena si è benignato di venire e mi ha detto:

“Chi è che assicura che esce il sole se non la luce che mette in fuga le tenebre notturne, ed il calore che spande nella stessa luce? Se si dicesse che è uscito il sole e con [tutto] ciò si vede più densa l’oscurità della notte, e non si sentisse nessun calore, che diresti tu? Che non è sole vero ch'è uscito, ma falso, perché non si veggono gli effetti del sole. Or se la mia vista ti fuga le tenebre e ti mostra la luce della verità, facendoti sentire il calore della mia grazia, perché vuoi lambiccarti il cervello che non sono io che opero in te?”

Aggiungo, perché così vuole l’ubbidienza, che l'altro giorno stavo pensando: “Se davvero si verificassero tanti castighi che ho scritto in questi libri, chi avrà cuore di essere spettatrice?”

Ed il benedetto Signore con chiarezza mi fece comprendere che taluni si verificheranno mentre sarò ancor su questa terra, altri dopo la mia morte, e certi saranno risparmiati in parte. Onde restai un poco più sollevata pensando che non mi toccava di vederli tutti. Ecco soddisfatta la signora ubbidienza, che si era incominciata ad accigliarsi ed a menare lamenti e rabbuffi; che so, pare che questa benedetta signorina non si vuole in nessun modo adattare alla ragione umana, non si vuole investire di nessuna circostanza, anzi pare che non ha affatto ragione, ed è un bel crepare aver [a] che fare con una che non ha ragione; per potere stare un po’ in buono, è necessario che si perda la propria ragione, perché la signorina si va vantando: “Io non ho nessuna ragione umana, perciò non so adattarmi all'uso umano, la mia ragione è divina, e chi vuol vivere in pace con me è assolutamente necessario che perda la sua per fare acquisto della mia”. Ecco come ragiona bene la signorina; che si può dire? È meglio tacere, perché o dritto o rovescio vuol sempre ragione, e si gloria di darti tutto il torto.

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