Libro di Cielo - Volume 4°

Luglio 28, 1902 (138)

Effetti della continua preghiera.

Continuando il mio solito stato, mi son trovata fuori di me stessa ed ho trovato il mio adorabile Gesù, che non volendomi far vedere i guai del mondo mi ha detto:

“Figlia mia, ritirati, non voler vedere i mali gravissimi che ci sono nel mondo”. E nel dire ciò mi ha ritirata lui stesso, e nel condurmi ha ripetuto:

“Quello che ti raccomando è lo spirito di continua preghiera. Questo cercare sempre, l’anima, di conversare con me, sia col cuore, sia con la mente, sia con la bocca, ed anche con la semplice intenzione, la rende tanto bella al mio cospetto, che le note del suo cuore armonizzano con le note del cuor mio; ed io mi sento tanto tirato a conversare con detta anima, che non solo le manifesto le opere ad extra, della mia umanità, ma le vado manifestando qualche cosa delle opere ad intra, che la Divinità faceva nella umanità. Non solo questo, ma è tanta la bellezza che fa acquistare lo spirito di continua preghiera, che il demonio resta colpito come da folgore e resta frustato[1] nelle insidie che[2] tenta di nuocere a quest’anima”. Detto ciò è scomparso, ed io mi sono trovata in me stessa.

 


[1] in altra edizione: frustrato

[2] con cui

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