Libro di Cielo - Volume 4°

Marzo 5, 1902 (114)

Il mal esempio dei capi.

Questa mattina mi son trovata fuori di me stessa, e dopo essere andata in cerca del mio adorabile Gesù, l’ho ritrovato; ma con mia sorpresa ho visto che teneva conficcate nei piedi, sotto alle piante, tante spine che gli davano dolore e gl'impedivano di camminare. Tutto afflitto si è gettato nelle mie braccia quasi volendo trovare riposo e farsi togliere da me quelle spine; io me lo sono stretto e gli ho detto:

“Dolce amor mio, se foste venuto nei giorni scorsi non vi sareste conficcate tante spine; al più, come se ne conficcava qualcuna, così ve l’avrei tirata; ecco che avete fatto col non venire”. E mentre ciò io dicevo gli andavo tirando tutte quelle spine, ed i piedi del benedetto Gesù sgorgavano sangue, e lui spasimava per il forte dolore. Dopo ciò, come se si fosse rinfrancato, ha voluto anche versare e poi mi ha detto:

“Figlia mia, che corruzione nei popoli, che storti sentieri vi battono; ma a ciò ha influito il mal esempio dei capi, mentre chi possiede la minima [parte] di qualunque autorità, lo spirito di disinteresse dev'essere luce per farlo distinguere che è capo, e la giustizia da lui esercitata dev'essere come folgore da colpire gli occhi degli astanti, in modo da non poterli far muovere da lui e dai suoi esempi”. Detto ciò è scomparso.

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