Libro di Cielo - Volume 3°

Luglio 9, 1900 (92)

L’anima veramente di Gesù, non solo deve vivere per Dio, ma in Dio.

Continua lo stesso stato e forse anche peggio, e se qualche volta [Gesù] si fa vedere ad ombra e a lampo, è quasi sempre in silenzio. E questa mattina trovandomi al sommo dell’afflizione e della stupidità per il sonno continuo, quando appena si è fatto vedere mi ha detto:

“L’anima veramente mia, non solo deve vivere per Dio, ma in Dio. Tu cerca di vivere in me, che in me troverai il ricettacolo di tutte le virtù, e passeggiando in mezzo a loro ti alimenterai del loro profumo, tanto da restarne satolla, e tu stessa non farai altro che mandare luce e profumo celeste, perché il vivere in me è la vera virtù ed ha virtù di dare all'anima la stessa forma della Divina Persona in cui fa la sua dimora, e di trasformarla nelle stesse virtù divine in cui si nutrisce”.

Dopo ciò come un lampo è scomparso, e l’anima mia correndo dietro a quel lampo si è trovata fuori di me stessa, ma era già sfuggito e non mi è stato dato di ritrovarlo; ed ho subito solo l’amarezza di vedere grandine terribile che aveva fatto grande strage, fulmini come se avesse[ro] prodotto degli incendi, ed altre cose che stavano preparate. Visto ciò mi son ritrovata in me stessa più afflitta di prima.

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