Libro di Cielo - Volume 3°

Giugno 17, 1900 (83)

Contenersi in Dio e non uscire dai confini della pace è tutto lo stesso

Siccome questa mattina il benedetto Gesù non ci veniva, nel mio interno mi sentivo suscitare qualche om­bra di turbazione sul perché non ci veniva; onde nel venire mi ha detto:

“Figlia mia, contenersi in Dio e non uscire dai confini della pace è tutto lo stesso; sicché se tu avverti un poco di turbazione è segno che fai un poco di uscita da dentro Dio. Perché contenersi in lui e non aver perfetta pace è impossibile, molto più che i confini della pace sono interminabili, anzi tutto ciò che a Dio appartiene, tutto è pace”.

Dopo ha soggiunto: “Non sai tu che le privazioni dell’anima servono come l’inverno alle piante, che mettono più profonde le radici, le fortifica, e le fa rinverdire e fiorire a maggio?”

Dopo ciò mi ha trasportata fuori di me stessa, ed avendogli raccomandato vari bisogni, è scomparso ed io mi sono trovata in me stessa, con un gran desiderio di tenermi sempre dentro Dio, acciocché mi potessi trovare nei confini della pace.

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