Libro di Cielo - Volume 3°

Marzo 7, 1900 (47)

L’anima conformata al Volere Divino giunge a disarmare Gesù come vuole.

Questa mattina trovandomi fuori di me stessa ho do­vuto girare e rigirare per trovare il benedetto Gesù. Per fortuna sono entrata dentro una chiesa e l’ho trovato sopra un altare dove si celebrava il Divin Sacrifizio; subito son corsa e me lo sono abbracciato dicendogli: “Finalmente vi ho trovato; mi avete fatto tanto girare, fino a stancarmi, e voi state qui”.

E lui guardandomi serio, non con la solita sua benignità, mi ha detto: “Questa mattina mi sento molto amareggiato e mi sento tutta la necessità di mettere mano ai castighi per sgravarmi”.

Ed io subito ho risposto: “Caro mio, non è niente, rimedieremo subito. Verserete in me le vostre amarezze e così resterete sgravato, non è vero?”

E lui condiscendendo al mio dire ha versato in me le sue amarezze. Dopo poi, tutta stringendomi a lui, come se si fosse liberato da un grave peso ha soggiunto:

“L’anima conformata al mio Volere si sa tanto infiltrare nella mia potenza che giunge a legarmi tutto ed a suo piacere mi disarma come vuole. Ah, tu, tu, quante volte mi leghi!” E mentre così diceva, ha preso il suo solito aspetto dolce e benigno.

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