Libro di Cielo - Volume 3°

Dicembre 30, 1899 (22)

L’umiliazione e la mortificazione sono due potentissimi mezzi per ottenere le grazie che si vogliono

Questa mattina il mio adorabile Gesù, quando appena l’ho visto, e siccome l’ubbidienza mi aveva detto che pregassi per una persona, perciò quando Gesù è venuto gliel’ho raccomandato e lui mi ha detto:

“L’umiliazione non solo si deve accettare, ma anche amare, tanto da masticarla come un cibo, e siccome quando un cibo è amaro, quanto più si mastica, tanto più si sente l’amarezza, così l’umiliazione ben masticata fa nascere la mortificazione; e queste sono due potentissimi mezzi, cioè l’umiliazione e la mortificazione, per uscire da certi intoppi ed ottenere quelle grazie che si vogliono. Mentre pare nocevole all’umana natura, come il cibo amaro pare che voglia recare piuttosto male che be­ne, così l’umiliazione e la mortificazione, ma no. Quanto il ferro è più battuto sopra l’incudine, tanto più sfavilla fuoco e resta purgato; così l’anima, quanto più è umiliata e battuta sopra l’incudine della mortificazione, tanto più sfavilla scintille di fuoco celeste e resta purgata se veramente vuol camminare la via del bene; se poi è falsa succede tutto al contrario”.

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