Libro di Cielo - Volume 3°

Dicembre 22, 1899 (19)

Dio si manifesta all’anima con la potenza, con la notizia e con l’amore.

Questa mattina il mio adorabile Gesù non veniva. Dopo molto aspettare e riaspettare, quando appena, quasi come un lampo che sfugge, parecchie volte si è fatto vedere; ma mi pareva vedere piuttosto una luce, che Gesù, ed in questa luce una voce che diceva, la prima volta che è venuta: “Io ti attiro ad amarmi in tre modi: a forza di benefizi, a forza di simpatie ed a forza di persuasioni”.

Chi può dire quante cose comprendevo in queste tre parole? Mi pareva che Gesù benedetto, per attirarsi il mio amore ed anche quello delle altre creature, fa piovere benefizi a pro nostro, e vedendo che questa pioggia benefica non giunge al punto di guadagnarsi il nostro amore, giunge a rendersi simpatico. E qual è questa sim­patia? Sono le sue pene, sofferte per amor nostro, fino a morire diluviante sangue sopra una croce, dove si rese tanto simpatico che innamorò di sé i suoi stessi carnefici ed i suoi più fieri nemici. Di più, per attirarci maggiormente e rendere più forte e stabile il nostro amore, ci ha lasciato la luce dei suoi santissimi esempi unita alla sua celeste dottrina, che come luce ci diradano le tenebre di questa vita e ci conducono all’eterna salvezza.

La seconda volta che è venuto mi ha detto: “Io mi manifesto all’anima in tre modi: con la potenza, con la notizia e con l’amore. La potenza è il Padre, la notizia è il Verbo, l’amore è lo Spirito Santo”.

Oh, quante altre cose comprendevo! Ma troppo scarso è quello che so manifestare. Mi pareva che con la potenza Dio si manifesta all’anima in tutto il creato; dal primo all’ultimo essere viene manifestata l’onnipotenza di Dio. Il cielo, le stelle e tutti gli altri esseri ci parlano, sebbene in muto linguaggio, di un Ente Supremo, di un Essere Increato, della sua onnipotenza, perché l’uomo più scienziato, con tutta la sua scienza non può giungere a creare il più vil moscerino; e questo ci dice che ci deve essere un Essere Increato, potentissimo, che ha tutto creato e dà vita e sussistenza a tutti gli esseri. Oh, come tutto l’universo a chiare note ed a caratteri incancellabili ci parla di Dio e della sua onnipotenza! Sicché chi non lo vede è cieco e cieco volontario. Con la notizia mi pareva che Gesù benedetto, nello scendere dal cielo, venisse in persona sulla terra a darci notizia di ciò che è a noi invisibile; ed in quanti modi non si manifestò egli? Credo che ognuno da sé comprenda tutto il resto, perciò non mi dilungo a dire.

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