Libro di Cielo - Volume 2°

Marzo 20, 1899 (7)

Gesù le versa le sue amarezze e le mostra la causa dei mali del mondo.

Questa mattina Gesù mi ha trasportata fuori di me stessa, e mi ha fatto vedere molta gente, tutta in discordia. Oh, quanta pena faceva a Gesù! Io, vedendolo molto soffrire, l’ho pregato che versasse in me, ma siccome continuava ancora che voleva castigare il mondo, Gesù non voleva versare in me; ma dopo averlo pregato e ripregato, per contentarmi, ha versato un poco.

Indi, essendosi sollevato un poco, mi ha detto: “La causa che[1] il mondo si è ridotto in questo triste stato, è d’aver perduta la subordinazione ai capi; e siccome il primo capo è Dio, a cui [gli uomini] si sono ribellati, di conseguenza è avvenuto che hanno perduta ogni soggezione e dipendenza alla Chiesa, alle leggi ed a tutti gli altri che si dicono capi. Ah! Figlia mia, che sarà di tanti membri infetti da questo malo esempio, dato da quegli stessi che si dicono capi, cioè da superiori, da genitori e da tanti altri? Ah, giungeranno a tanto che non si conosceranno più, né genitori, né fratelli, né re, né principi; questi membri saranno come tante vipere che a vicenda si avveleneranno. Perciò, vedi quanto sono necessari i castighi in questi tempi, e che la morte quasi distrugga questa razza di gente, affinché quei pochi che rimarranno imparino a spese altrui ad essere umili ed obbedienti; onde lasciami fare, non volerti opporre a farmi castigare le genti”. 



[1] per cui

<          >