Libro di Cielo - Volume 2°

Agosto 31, 1899 (67)

Riceve dal confessore l’ubbidienza di respingere Gesù.

Avendo il confessore data l’ubbidienza che quando veniva Gesù dovevo dire: “Non posso parlare, allonta­natevi”, io l’ho preso per uno scherzo e non come obbedienza formale. Perciò quando Gesù è venuto, quasi non badando all’ordine ricevuto, ho ardito di dirgli: “Mio buon Gesù, vedi un po’ che cosa vuol fare il padre”.

Ed egli mi ha detto: “Figlia, abnegazione”.

Ed io: “Neh, Signore, ma la cosa è seria, si tratta che non devo voler te; come lo posso?”

Ed egli, per la seconda volta: “Abnegazione”.

Ed io: “Neh, Signore, che dici? Conosci tu che posso stare senza di te?”

Ed egli, per la terza volta: “Ma, figlia mia, abnegazione”, ed è scomparso.

Chi può dire come son rimasta nel vedere che Gesù voleva che mi disponessi all’ubbidienza?

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